Proiezioni, Gianluigi Paragone e la sua “Italexit” fuori dal Parlamento con l’1.9%

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-26

I risultati delle proiezioni sono impietosi per Italexit, il movimento antisistema fondato nel 2021 dall’ex 5 Stelle Gianluigi Paragone

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Durante la campagna elettorale, aveva fatto molto discutere la decisione di Italexit di puntare tutto su personaggi “particolari” e vicini ad ambienti di estrema destra come Casapound. E oggi i risultati delle proiezioni sono impietosi per il movimento antisistema fondato nel 2021 dall’ex 5 Stelle Gianluigi Paragone, da sempre a sostegno di tesi no-euro, no-green pass e filo-putiniane: stando alla seconda proiezione di Opino Rai per il Senato, Italexit è data appena all’1,9%. Un risultato, questo, che di fatto esclude Paragone e i suoi dal Parlamento. Secondo il Rosatellum, infatti, un partito che ottiene almeno l’1% ma non raggiunge il 3% deve “cedere” i suoi voti agli altri partiti di coalizione. Nel caso non ottenga nemmeno l’1%, invece, i voti di quel partito vanno praticamente perduti.

Le dichiarazioni di Gianluigi Paragone (Italexit) alla vigilia del voto

Alla vigilia delle elezioni, il leader di Italexit Gianluigi Paragone si era detto molto fiducioso sul superamento della soglia del 3%, augurandosi, stavolta, che “il ministero dell’Interno non si metta di traverso, concedendo il bis di quello che mi è successo a Milano”, aveva detto in riferimento a quanto era avvenuto alle ultime comunali nel capoluogo lombardo, quando Italexit, con Paragone candidato sindaco, si era fermata sotto la soglia di sbarramento e il ricorso per il riconteggio dei voti era stato bocciato dopo alcune verifiche della Prefettura.

Sulla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Paragone aveva invece dichiarato: “Mi sembra che ormai la Meloni abbia dato tutte le garanzie ai mercati finanziari, ha dato le garanzie a Mattarella, ha detto sì all’agenda Draghi… Quindi io su quei punti non ci sono per niente. Dalle dichiarazioni che fa la Meloni è così, ma anche dalle dichiarazioni dei suoi. Addirittura, Urso ha detto che grazie alla Meloni e a Draghi abbiamo riacquistato prestigio internazionale… E’ lui che ha affiancato il nome della Meloni a quello di Draghi”.

 

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