Gianluca Vialli è stato ricoverato a Londra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-20

L’ex calciatore è tornato nella clinica in cui ha seguito tutto il percorso dopo la diagnosi del tumore al pancreas

article-post

La situazione era apparsa grave fin dal giorno dell’annuncio del suo disimpegno dal ruolo di capo-delegazione della Nazionale italiana di calcio. E ora il tutto è stato confermato dalla notizia del suo ricovero a Londra, nella stessa struttura in cui aveva già eseguito due cicli di chemioterapia dopo la diagnosi di quel tumore al pancreas riscontrato nel lontano 2017. Ora c’è grande apprensione sulle condizioni di salute di Gianluca Vialli.

Gianluca Vialli è stato ricoverato in una clinica a Londra

La notizia del nuovo ricovero dell’ex calciatore è stata data da La Gazzetta dello Sport che ha spiegato come nelle scorse ore anche la madre di Gianluca Vialli sia partita da Cremona alla volta di Londra per stare vicino al figlio. La conferma che, purtroppo, gli effetti nefasti di quel male diagnosticatogli nel 2017 sia tornati con tutta la loro violenza e virulenza. E ora si trova nel letto di quello stesso ospedale britannico (lui risiede nella città londinese da anni) che, fin dall’inizio, ha seguito il suo percorso clinico nel tentativo di debellare questo male.

“Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio”.

Questa la nota ufficiale con cui, nei giorni scorsi, la Federazione Italiana Gioco Calcio e lo stesso Gianluca Vialli avevano annunciato la sospensione del suo ruolo di capo-delegazione della Nazionale. Premessa a una condizione di salute che, evidentemente, risultava già essere piuttosto grave. E moltissime persone, anche non esponenti del mondo del calcio, hanno voluto stringersi attorno a lui e alla sua famiglia.

(Foto IPP/Albano Venturini)

Potrebbe interessarti anche