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Anche Gerry Scotti indagato per diffamazione contro Claudio Baglioni

neXtQuotidiano 20/09/2022

Si allarga a macchia d’olio l’indagine per il libro di Striscia la Notizia in cui si accusa il cantautore romano di plagio

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Dopo Antonio Ricci, Enzo Iacchetti, Ezio Greggio e il “Mago Casanova” (all’anagrafe Antonio Montanari), anche Gerry Scotti è stato iscritto nel registro degli indagati del Tribunale di Monza anche il noto conduttore televisivo Gerry Scotti. L’accusa è quella mossa da Claudio Baglioni nei confronti della trasmissione satirica di Canale 5 – Striscia la Notizia – che aveva messo a disposizione sul proprio sito un libro – in formato digitale – in cui si il cantautore romano veniva “accusato” di plagio: avrebbe copiato alcuni versi da poeti e letterati.

Gerry Scotti accusato (insieme a Striscia) di diffamazione contro Claudio Baglioni

L’indagine, dunque, si è allargata a macchia d’olio. I primi a essere iscritti nel registro degli indagati per “diffamazione” furono il creatore di Striscia la Notizia, Antonio Ricci, i conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti e il mago Casanova, uno dei personaggi più iconici del programma. Il tutto per aver “sponsorizzato” – invitando al download, anche attraverso lanci e servizi dedicati – questo e-book dal titolo “Tutti poeti con Claudio”. Il primo provvedimento, che provocò anche il sequestro del sito ufficiale della trasmissione (e del libro in formato digitale) risale intorno alla metà dello scorso giugno.

E ora, secondo il gip del tribunale di Monza, anche la posizione di Gerry Scotti potrebbe finire nello stesso calderone. In almeno due puntate – messe a disposizione degli inquirenti – il conduttore avrebbe invitato i telespettatori a collegarsi al sito di Striscia La Notizia per scaricare quel libro in cui si accusa Claudio Baglioni di plagio. Copia e incolla di citazioni sparse: Cesare Pavese, Pierpaolo Pasolini, Oscar Wilde, Francis Scott Fitzgerald, Federico Garcia Lorca, Emily Dickinson. Chi sta indagando, dunque, dovrà valutare se i comportamenti e gli atteggiamenti di Antonio Ricci e di chi rappresenta, davanti allo schermo di Canale 5, la sua storica trasmissione rientrino nell’alveo della diffamazione o della mera satira contro Claudio Baglioni.

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