Il sindaco di Bacoli contro i lidi che sequestrano acqua e panini ai bagnanti: “Non siete i padroni”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-07

Gerardo Josi Della Ragione, sindaco di Bacoli, contro i gestori dei lidi che perquisiscono i clienti obbligandoli a comprare acqua e cibo al bar: “Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita qui”

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“Trovo intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia di bottiglie d’acqua. Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso ai lettini di panini preparati da casa. Questi scempi devono finire”. Si sfoga così su Facebook il sindaco di Bacoli Gerardo Josi Della Ragione, denunciando quanto avviene quotidianamente nei lidi del comune nel Napoletano che consentono l’accesso alla spiaggia. Il primo cittadino punta il dito contro un’usanza ormai diffusa negli stabilimenti privati, che con l’aumento delle temperature sono tornati a riempirsi di bagnanti: sequestrare vivande ai clienti così da costringerli a comprare da bere e da mangiare ai bar degli chalet. “Stiamo inviando lettere di diffida – scrive il sindaco di Bacoli – affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili. I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore”.

Il sindaco di Bacoli contro i lidi che sequestrano acqua e panini ai bagnanti: “Non siete i padroni”

Poi ridimensiona la figura dei gestori: “Sia chiaro. Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti. Esiste chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale. Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita a Bacoli. Dovete togliere il disturbo. Siete la rovina della nostra terra. E non ci interessano i vostri piaceri. Non ci interessano i vostri voti”.

sindaco bacoli post lidi

“Ho profondo rispetto – si conclude il post – per quegli imprenditori che, con passione e nel rispetto delle regole, investono sui beni demaniali. Per chi li valorizza. Ho rispetto per chi paga le tasse. Ho rispetto per chi garantisce contratti regolari ai lavoratori. Ho rispetto per chi assicura la tutela dei più basilari diritti dei bagnanti. Per loro, e ne conosco tanti, tutta la mia stima. Perché fare l’imprenditore, soprattutto in questi tempi, non è semplice. Perché continueremo ad accogliere a braccia parte tutti coloro che vogliono investire nella nostra città, rispettando il paradiso in cui si trovano”.

Chi è Gerardo Josi Della Ragione

Il sindaco di Bacoli non è nuovo alle cronache nazionali: nell’aprile del 2020 un suo post contro Barbara D’Urso aveva fatto molto discutere perché il primo cittadino si era rifiutato di intervenire a Pomeriggio Cinque per parlare delle persone del suo Comune che non rispettavano il lockdown: “Bisogna smetterla di far passare l’idea che Napoli, la Campania ed il Sud siano l’immagine della Pignasecca piena di gente. Basta”. Per la sua lotta all’illegalità che lo ha portato a sanzionare le attività che non pagano tasse e canoni di locazione al Comune erano arrivate pesanti minacce nei suoi confronti da parte dei clan locali, che lo hanno costretto alla scorta. In un caso, il 24 ottobre scorso, era stato raggiunto nell’Aula del Consiglio comunale da un uomo che aveva provato a dargli fuoco lanciandogli addosso della benzina.

 

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