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“Lo vada a dire al virus!”: la sobrietà con cui Bersani demolisce il facile populismo di Elisabetta Gardini | VIDEO
neXtQuotidiano 14/04/2021
L’ex segretario del Pd, a Di Martedì, argina il fiume in piena intriso di populismo smentito dai fatti
In un frizzante studio di Di Martedì, è andato in scena un acceso confronto dialettico tra Elisabetta Gardini e Pierluigi Bersani (ma anche con gli altri ospiti). L’ex deputata, ora iscritta a Fratelli d’Italia, parla delle chiusure nel nostro Paese e tra i tanti esempi per portare acqua al proprio mulini ideologico su questo tema – sempre più strumentalizzato a livello politico – si immerge in una serie di esempi sbagliati. E ci vuole grande pazienza per smentire i suoi proclami populisti, come quella dimostrata da Pierluigi Bersani.
Gardini e il suo populismo demolito da Bersani a Di Martedì
Secondo Elisabetta Gardini, infatti, il governo ha “negato il diritto di manifestare, è uno schiaffo insopportabile agli italiani”. In realtà le manifestazioni ci sono state e sono state autorizzate. Basti pensare a quella del Movimento IoApro della scorsa settimana davanti a piazza Montecitorio, o a quella andata in scena ieri al Circo Massimo. Insomma, il diritto di manifestare non è stato tolto a nessuno. Ovviamente, come da prassi, si chiedeva di rispettare le basilari regole dettate dall’emergenza sanitaria (mascherine e distanziamento sociale), come non accaduto lunedì con il bis della manifestazione dei ristoratori di IoApro, abbandonati da Salvini.
E già basterebbe questo per smentire Elisabetta Gardini. Ma le sue parole si rivolgono direttamente a Pierluigi Bersani, “reo” – secondo lei – di far parte dello stesso partito del Ministro Roberto Speranza. E, oltre al facile umorismo sul nome del capo del dicastero della Salute, il fondatore di Articolo 1-MDP deve replicare: “Ma perché lo dice a me? Lo dica al virus”. Perché, nel facile populismo dell’ex deputata di Forza Italia, si dimentica che la pandemia non è stata superata e i numeri di contagi e decessi quotidiani sono ancora altissimi.
Finita qui? No, perché Gardini attacca anche per le chiusure, portando l’esempio di altri Paesi che ora hanno riaperto dopo una programmazione. Peccato che, come ricordano Bersani e Capranica, il Regno Unito ha sì riaperto parzialmente (non tutto, perché sarà graduale), ma dopo tre lunghissimi mesi di continuo e rigido lockdown. Cosa che in Italia non è avvenuta se non nei primi due mesi di pandemia dello scorso anno. E la programmazione per la riapertura è arrivata dopo aver immunizzato (con prima dose) circa 30 milioni di cittadini britannici.
Il Teatro e la risposta di Massimo Ghini
In un altro passaggio – sempre a Di Martedì -, Elisabetta Gardini parla anche della situazione nei teatri italiani, portando in auge la questione del Maurizio Costanzo Show che va in onda con il pubblico. E si rivolge al suo ex collega (perché lei, prima di entrare in politica era un’attrice teatrale) Massimo Ghini che, però, la blocca con una considerazione che dovrebbe far riflettere l’ex deputata ed ex europarlamentare: “Èuna questione politica. La televisione ha una forza, il teatro no. Le comparse del Costanzo Show sono pagate da Berlusconi”. Sipario
(foto: da Di Martedì, La7)