Galli e “certa stampa che scrive che si è salvato con le cure domiciliari” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-08

Massimo Galli a Controcorrente ribadisce che non si è salvato con le cure domiciliari e spiega di aver preso i monoclonali. Il video

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“Avevo febbrone, dolori dappertutto, artromialgie. Ho sempre avuto gran mal di gola, raffreddore, ma anche una buona saturazione. Sono un soggetto a rischio, al di là di quello che scrive certa stampa, perché lo squallore al mondo… Certa stampa ha scritto che sono stato salvato dalle cure domiciliari e non dalle tre vaccinazioni. Non le avessi avute, avrei avuto un decorso peggiore”. Così Massimo Galli ieri a Controcorrente ha ribadito, pur spiegando che i suoi collaboratori lo hanno “costretto” a somministrargli l’anticorpo monoclonale in sopedale, a cui però poi è seguita una semplice profilassi con paracetamolo a casa, come ha chiarito ulteriormente oggi in un’intervista a La Stampa: “La tachipirina è la mia cura domiciliare. Sono andato in ospedale e mi hanno fatto una dose di anticorpi monoclonali”, dice, chiamando “meschini pennivendoli” i giornalisti de La Verità.

Galli e “certa stampa che scrive che si è salvato con le cure domiciliari” | VIDEO

Poi Galli ha specificato: “Le mie cure non sono state domiciliari. I miei ex collaboratori, che forse mi vogliono un po’ bene, hanno voluto a tutti i costi farmi l’anticorpo monoclonale e me l’hanno fatto, ma non è un favoritismo. Sto nei parametri da questo punto di vista. Dopodiché, tachipirina, o meglio paracetamolo, per evitare di chiamarlo con il suo nome commerciale. Scoagulato lo sono già di mio purtroppo, avendo fatto un’embolia nel 2019 e assumendo farmaci anticoagulanti”

Il professore si è riferito al quotidiano La Verità che ieri mattina ha pubblicato un articolo in cui affermava che era stato sottoposto alle cure domiciliari. Ieri, raccontando il decorso della sua malattia, aveva spiegato: “Nel periodo tra Natale e Capodanno – ha detto parlando in diretta in collegamento a Mattino 5 – gli unici pazienti che ho sentito è stato per mail o per telefono, ho visto poche persone a livello conviviale, senza mascherina, ma mai tutte insieme. Questo la dice lunga su quanto questa variante sia contagiosa. La mia è certamente Omicron, sequenziata dalle mie ragazze in laboratorio. Per i vecchiotti come me non è proprio una passeggiata”. Galli ringrazia le sue tre dosi di vaccino per non aver avuto conseguenze più gravi: “Se non avesse avuto le tre vaccinazioni la cosa sarebbe andata decisamente peggio, tenendo conto della mia età e con la mia storia. Quindi, senza se e senza ma bisogna vaccinarsi, almeno non si crepa. Questo è un dato di fatto”. Come dice Galli certa stampa non riesce a capire che la sua guarigione è avvenuta grazie alle tre dosi di vaccino. Tutto il resto è aria fritta anche perché basarsi su un singolo caso per confermare o smentire l’efficacia dei vaccini è totalmente sbagliato. Parlano i grandi numeri, che dimostrano che nonostante la curva dei contagi ormai sia schizzata a livelli mai raggiunti prima, grazie ai vaccini ancora non vediamo scene catastrofiche come quelle della prima ondata. Fondamentale è la terza dose adesso, perché Omicron non perdona.

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