Attualità
Chi è il funzionario M5S che ha minacciato Sigfrido Ranucci di Report?
Giovanni Drogo 10/04/2018
Secondo alcune informazioni ottenute da Report l’autore dei messaggi minatori che promettevano di “farla pagare cara” a Ranucci dopo il servizio sul Transumanesimo sarebbe un funzionario legislativo del M5S alla Camera che ha utilizzato un account fake
La settimana scorsa il conduttore di Report Sigfrido Ranucci era stato minacciato via Facebook in durante la messa in onda di un servizio dedicato al Transumanesimo. Le minacce provenivano da un account che sembrava legato al gruppo Facebook “Transumanisti a 5 Stelle” e che aveva come avatar il simbolo del partito di Beppe Grillo. Ieri Ranucci ha rivelato qualcosa di più circa l’identità dell’anonimo attivista a 5 Stelle che si era molto arrabbiato per il contenuto del servizio sul Transumanesimo.
Marcello Iuvenile è un funzionario legislativo del M5S alla Camera?
Durante la puntata di ieri di Report, dopo l’anteprima dedicata ai “furbetti del cartellino” Ranucci ha voluto parlare dei “furbetti del Web” e di Marcello Iuvenile, ovvero l’account che aveva scritto che avrebbe “distrutto Ranucci come giornalista” annunciando la fine della carriera del giornalista di RaiTre. In una serie di post infuocati nei quali contestava il modo con cui Report aveva affrontato l’argomento del Transumanesimo il signor Iuvenile se la prendeva con il PD e con i giornalisti ancora “asserviti al vecchio governo”.
Ranucci è tornato ieri sulla questione spiegando che il profilo di “Marcello Iuvenile” era stato chiuso e che gli altri utenti di avevano immediatamente preso le distanze dal contenuto dei messaggi di minaccia. Secondo altri utenti l’account di “Marcello Iuvenile” sarebbe però un fake e non corrisponderebbe ad una identità reale.
Il conduttore di Report ha anche rivelato di aver ricevuto informazioni da parte di altri utenti che sostengono che dietro il presunto account fake di Marcello Iuvenile si nasconderebbe in realtà un funzionario legislativo del Movimento Cinque Stelle alla Camera.
Ranucci dice di non sapere se l’informazione è vera o se invece l’account è stato “arbitrariamente usato da qualcun altro”. L’invito che rivolge ad “alias Marcello Iuvenile” è quello di andare a fare le sue critiche (ma non le minacce) direttamente in trasmissione senza però nascondersi dietro un nome falso. Già il giorno successivo alla pubblicazione dei messaggi minatori Ranucci aveva dichiarato a RaiNews che a preoccuparlo non era il contenuto dei post quando il fatto che provenissero da un «sedicente attivista del Movimento cinque stelle che evoca delle epurazioni, lo fa a nome del Movimento».
Il giornalista di Report aveva quindi rivolto una domanda a Luigi Di Maio: «Su questo aspetto mi piacerebbe conoscere la posizione di Di Maio, perché se si appresta ad avere un ruolo istituzionale sarebbe interessante capire qual è la sua idea di libertà di stampa di fronte a una minaccia di questo tipo». Se davvero “alias Marcello Iuvenile” è un funzionario legislativo del M5S alla Camera allora la richiesta di spiegazioni a Di Maio potrebbe avere un significato profondamente diverso. Perché se il Capo Politico del M5S non è tenuto a rispondere del comportamento di un singolo, presunto, attivista la questione cambia se quell’attivista è in realtà un funzionario legislativo del partito.