Coronavirus: la crescita dei positivi a Roma per un funerale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-17

I nuovi positivi registrati a Roma nelle ultime 24 ore sono stati 33 sui 50 complessivi della Regione. L’assessore alla Sanità parla di quattro nuclei familiari che hanno partecipato a un funerale. Esattamente come è successo in Molise

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Proprio mentre il governo dà il via alle riaperture differenziate nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, a Roma crescono i positivi a causa di un funerale.

Coronavirus: la crescita dei positivi a Roma per un funerale

“Oggi registriamo un dato di 50 casi positivi nelle ultime 24 ore e di questi 18 sono legati ad un cluster di quattro nuclei famigliari posti in isolamento nella Asl Roma 1 e causato dalla partecipazione a un funerale“, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “I decessi nelle ultime 24 ore – aggiunge D’Amato – sono stati 6, mentre continuano a crescere i guariti: nelle ultime 24 ore di 156 unità, ovvero oltre il triplo dei nuovi casi, portando il numero totale a 2.914”. Dai dati forniti nel bollettino si evince che i nuovi positivi registrati a Roma nelle ultime 24 ore sono stati 33 sui 50 complessivi della Regione.

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Coronavirus: i numeri di ieri a Roma e nel Lazio (Il Messaggero, 17 maggio 2020)

Nella Asl Roma 1 oggi ci sono 18 nuovi casi positivi riferibili a un cluster di quattro nuclei familiari, posti in isolamento, dovuto alla partecipazione ad un funerale. Ma anche ieri la ASL Roma 1 aveva fatto registrare un record di contagi, con 12 nuovi positivi e due morti, una donna di 93 anni e una di 72. A questo punto è lecito pensare che il motivo sia lo stesso.

Il caso del funerale in Molise

Nei giorni scorsi abbiamo raccontato il caso del funerale non autorizzato che ha fatto scoppiare il contagio in Molise: il 30 aprile una cerimonia funebre a Campobasso e, qualche giorno fa, un’irruzione di quattro persone all’ospedale Cardarelli, violando tutti i divieti, per portare i panni puliti a un parente dopo aver girovagato per tre reparti che ha portato alla diagnosi di positività al Coronavirus 73 componenti della comunità rom di Campobasso e altri 70 in attesa del risultato del tampone. Ma non si esclude, data l’alta velocità con cui si è diffuso il contagio, che vi possano essere in circolazione altri soggetti potenzialmente pericolosi.

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«E la gente ha ragione — spiega il sindaco—. Non era stato autorizzato né il funerale né un corteo. La Questura, però, aveva saputo che c’era l’intenzione di radunarsi. E aveva anche emesso un ordine di servizio coinvolgendo poliziotti e carabinieri perché controllassero e disperdessero eventuali raduni». Ma quel giorno in via Liguria, come dimostrano i filmati girati dai cittadini e messi in Rete,l ’assembramento c’è stato. «Evidentemente — aggiunge Gravina —qualcuno non ha rispettato gli ordini o si è distratto». Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: non è che come per la farfalla che batte le ali in Brasile e provoca un tornado in Texas, il funerale che ha portato alla crescita dei positivi nel Lazio è proprio quello del Molise? E se la risposta è sì, questo significa che qualcuno è andato a Campobasso da Roma per i funerali e poi è tornato indietro. E se fosse questo il caso, dov’erano i controlli?

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