Il funerale non autorizzato che ha fatto scoppiare il contagio in Molise

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-13

Nel giro di meno di due settimane l’insorgere di un focolaio di Covid-19 che vede positivi già 73 componenti della comunità rom di Campobasso e altri 70 in attesa del risultato del tampone

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Un funerale non autorizzato ha fatto scoppiare il contagio in Molise, regione dove l’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 era fino a poco tempo fa sotto controllo. I fatti, che oggi il Corriere della Sera racconta, risalgono allo scorso 30 aprile:

Il 30 aprile un corteo funebre non autorizzato con qualche decina di persone di troppo. L’altro giorno un’irruzione di quattro persone all’ospedale Cardarelli, violando tutti i divieti, per portare i panni puliti a un parente dopo aver girovagato per tre reparti. In mezzo, nel giro di meno di due settimane, l’insorgere di un focolaio di Covid-19 che vede positivi già 73 componenti della comunità rom di Campobasso e altri 70 in attesa del risultato del tampone. Ma non si esclude, data l’alta velocità con cui si è diffuso il contagio, che vi possano essere in circolazione altri soggetti potenzialmente pericolosi.

L’allarme è alto, il sindaco Roberto Gravina (M5S) chiede l’intervento del ministro dell’Interno. «C’è il forte rischio che queste persone non rispettino la quarantena. Bisogna adottare un controllo 24 ore su 24 altrimenti la situazione rischia di sfuggire di mano. Io continuo a ricevere segnalazioni di soggetti di questa comunità che non si attengono alle regole. E tutto voglio tranne fare o sentire discorsi razzisti».

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Il clima nella città molisana rischia di farsi pesante. Quel che è successo il 30 aprile ha lasciato sconcertati. «E la gente ha ragione — spiega il sindaco—. Non era stato autorizzato né il funerale né un corteo. La Questura, però, aveva saputo che c’era l’intenzione di radunarsi. E aveva anche emesso un ordine di servizio coinvolgendo poliziotti e carabinieri perché controllassero e disperdessero eventuali raduni». Ma quel giorno in via Liguria, come dimostrano i filmati girati dai cittadini e messi in Rete,l ’assembramento c’è stato. «Evidentemente — aggiunge Gravina —qualcuno non ha rispettato gli ordini o si è distratto».

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