La Procura di Milano, dopo l’inchiesta di Fanpage, indaga sui finanziamenti di Fratelli d’Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-01

Le ipotesi di reato vanno dai finanziamenti illeciti al riciclaggio, passando anche per l’apologia di fascismo

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Non solo finanziamento illecito e riciclaggio. Dopo quanto mostrato ieri sera – in diretta su La7 a PiazzaPulita – da Fanpage, la Procura di Milano ha deciso di aprire un fascicolo di inchiesta nei confronti di Fratelli d’Italia e degli esponenti (ed ex) immortalati dalla telecamera nascosta del cronista della testata online. Ancora non sono note tute le ipotesi di reato su cui si indagherà, ma si parla anche di “apologia di fascismo” per via dei saluti romani e delle parole utilizzate da alcuni protagonisti nel corso di quella serata.

Fratelli d’Italia, la Procura apre un’inchiesta dopo il video di Fanpage

L’inchiesta “Lobby Nera”, dunque, finisce anche sulle scrivanie della Procura di Milano. Gli inquirenti – secondo quanto raccolto da AdnKronos, hanno chiesto alla redazione di Fanpage l’intero girato (come ha fatto anche Giorgia Meloni prima di esprimersi su questa vicenda) per valutare quanto raccontato nella sua interezza. Ovviamente la visualizzazione delle 100 ore (questo il totale) consentirà di avere un quadro più completo delle eventuali accuse da muovere nei confronti degli esponenti di Fratelli d’Italia.

Sul fascicolo aperto dalla Procura meneghina c’è ancora lo stretto riserbo, ma gli inquirenti hanno deciso di indagare non solo dopo l’inchiesta-video “Lobby Nera” realizzata da Fanpage, ma anche dopo l’esposto-denuncia presentato dai Verdi. Per questo motivo, oltre all’ipotesi di finanziamento illecito e riciclaggio, sarebbe emersa anche una terza ipotesi di reato: apologia di fascismo. Oltre ai riferimenti rivolti al cronista de La Repubblica – Paolo Berizzi -, la telecamera nascosta ha immortalato anche battute di stampo antisemita e razziste pronunciate da diversi partecipanti a quella serata elettorale (tra i partecipanti anche l’auto-sospesosi eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, e la candidata Chiara Valcepina). Poi i saluti romani e quei riferimenti a una persone di religione ebraica su cui è stata fatta della macabra ironia, citando eventi collegati alla Shoah.

(foto: da Fanpage)

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