Il sindaco malato di COVID-19 che amministra la città dal letto di ospedale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-13

Franco Agnello, 54 anni, è sette anni sindaco di Villafrati, il paese in Sicilia diventato zona rossa. Il primo cittadino è uno dei tanti malati di COVID-19, e si trova ricoverato in ospedale. Ma non ha rinunciato a lavorare per la sua città

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Franco Agnello, 54 anni, è sette anni sindaco di Villafrati, il paese in Sicilia diventato zona rossa. Il primo cittadino è uno dei tanti malati di COVID-19, e si trova ricoverato in ospedale. Ma non ha rinunciato a lavorare per la sua città, anche perché il personale del comune è decimato dai contagi di Coronavirus. Spiega Repubblica Palermo:

Il sindaco della zona rossa continua il suo lavoro, anche se è in pigiama e senza fascia tricolore, con la voce soffiata, interrotta dalla tosse che in questi giorni non lo abbandona. «Mi prometta una cosa però, che non passi l’immagine che io faccio tutto da solo, lo scriva» Lo scrivo. «Io cerco di dare una mano per facilitare il lavoro ad assessori e vicesindaco che in questo momento si sostituiscono ai dipendenti visto che il personale è decimato, siamo in grosse difficoltà, c’è la manutenzione da fare, l’acqua che deve essere distribuita.

villafrati zona rossa

Manca il capo dell’ufficio tecnico, tre dipendenti all’ufficio tributi, tre in manutenzione, due in segreteria, due ai cimiteri, il segretario comunale, mi accerto che l’attività amministrativa continui». Ieri ha pure nominato un nuovo assessore alle attività produttive, ha siglato la determina con la firma digitale. Tossisce il sindaco, eppure non manca mai di rispondere al telefono, al primo tentativo trovi sempre la linea occupata, ma richiama sempre.

Fino alla mezzanotte del 12 ottobre, dunque, nel territorio comunale di Villafrati ci sarà il divieto di circolare a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, a eccezione degli spostamenti per: recarsi al lavoro; acquisto e consumo di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria o appuntamento presso studi professionali. In buona sostanza, “è vietata ogni attività ricreativa”, divieto anche di “passeggiare o stazionare nelle aree pubbliche (strade, piazze, ville e parchi) allo scopo di evitare ogni assembramento e contatto tra persone estranee e non conviventi”

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