“Ho spacciato, ma il volontariato mi ha cambiato”: chi è Francesco Rocca, il candidato del centrodestra nel Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-21

È lui il nome scelto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia in vista del voto di metà febbraio

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Un passato lontano irto di difficoltà. Ostacoli della vita che, come confermato da lui stesso, l’hanno portato a percorrere delle strade sbagliate. Un passato fatto di uso di sostanze stupefacenti e spaccio di droga (con tanto di condanna a tre anni di detenzione). Poi gli studi da avvocato, il passaggio all’ex Fronte della Gioventù (la costola giovanile del Movimento Sociale Italiano, MSI) e il volontariato. Fino al ruolo di Presidente della Croce Rossa Italiana, ruolo lasciato solo qualche giorno fa. Il suo nome è Francesco Rocca ed è lui l’uomo scelto dal centrodestra per correre verso la poltrona di Presidente della Regione Lazio.

Francesco Rocca, chi è il candidato del centrodestra nel Lazio

Quel passato difficoltoso, ma noto, è riemerso nel corso degli ultimi giorni. Fin da quando, era lunedì 19 dicembre, ha deciso di dimettersi – dopo 10 anni – dal ruolo di Presidente della Croce Rossa Italiana per ricevere dal centrodestra il mandato elettorale in vista delle Regionali nel Lazio (che si terranno il 12 e il 13 febbraio 2023).

“Non posso e non voglio nascondere il mio passato. Ma sono trascorsi 38 anni, all’epoca ne avevo solo 19 ed ero pieno di problemi e fragilità”.

Così Francesco Rocca si è raccontato in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. Un passato non celato fatto di difficoltà, di utilizzo di droga e di spaccio di sostanze stupefacenti (in un sodalizio con un’organizzazione criminale nigeriana dedita al traffico e alla distribuzione di eroina). Poi la condanna a tre anni proprio per questo reato, prima della sua nuova vita.

“Fatico a parlarne ancora oggi. Ma mia madre da lì a poco sarebbe morta per un cancro, ero molto sofferente e iniziai a usare gli stupefacenti. Vivevo ad Ostia, che non è proprio un ambiente tranquillo, e sono finito in un giro di amicizie sbagliate. Ma ho pagato il conto con la giustizia: mi sono fatto un anno agli arresti domiciliari e ho iniziato un proficuo percorso di recupero”.

Poi il cambio di vita. Gli studi da avvocato, una carriera lanciata nel mondo della sanità e la Presidenza della Croce Rossa. Fino alla candidatura alla Presidenza della Regione Lazio.

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