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Il coraggio di Francesca De André che mostra i segni della violenza dell’ex compagno

neXtQuotidiano 27/05/2022

Sul suo profilo Instagram, Francesca De André – 38enne nipote di Fabrizio – pubblica le immagini che mostrano i segni della violenza subìta un mese fa dall’ex compagno

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“Questa foto mostra una piccolissima parte di come erano le mie condizioni quel giorno, circa un mese fa… Appena successo ho passato tempo piena di vergogna, mi sentivo persa e questo mi ha impedito di condividerla pubblicamente”: Francesca De André, 32enne nipote di Fabrizio, pubblica sui social i segni della violenza del suo ex compagno, perpetrata circa un mese fa: nello scatto si vede un occhio nero e un’escoriazione alla fronte, lasciando immaginare chissà quali altre ferite ha riportato in seguito all’aggressione.

 

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Il coraggio di Francesca De André che mostra i segni della violenza dell’ex compagno

“Da quando ho iniziato a frequentare questa persona, ho conosciuto il dolore di un amore malato. Quando era nei momenti “Off”, i suoi occhi si trasformavano. Subito sono iniziate le botte. Ogni oggetto a portata di mano, delle sue mani, era utile per colpirmi. Annullavo me stessa mentre ero sottoposta a ogni tipo di umiliazione, che avveniva sempre in due fasi: la prima a parole, la seconda fisica. Ma io lo amavo”, ha raccontato due giorni fa in un’intervista a Chi. “Adesso però non è più una vergogna – scrive sui social – ma il mio urlo al mondo: NESSUNO si permetta di addossare colpe a chi è stata VITTIMA di tali violenze. Sapete quanto anche le accuse che fate siano incisive sulla PAURA di non essere creduta e quindi di reagire, denunciare e raccontare la verità uscendo da determinati meccanismi dove si rischia troppo facilmente la vita? Vi invito tutti a farvi un esame di coscienza. Io ho trovato il coraggio, ripeto, nonostante la paura, e non sarete certo voi a togliermelo”.

In un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato di star seguendo un programma di riabilitazione fisica. “Per un lungo periodo – dice – mi sono sentita come intrappolata, non riuscivo a reagire perché dentro di me sentivo una voce ingannevole che mi spronava a non denunciare, a prendere tempo. Solo adesso capisco che quella era la voce della paura”. Ci tiene a lanciare un messaggio importante alle donne che vivono situazioni simili alla sua: “Una relazione tossica non è fatta solo di violenze, anzi. Ci sono anche gli squarci. Ma non fatevi ingannare dagli attimi di riconciliazione, in ogni storia violenta c’è un’alternanza di luce e di ombra. Dei veri e propri blackout, come li chiamo io. A ingannarci è soprattutto il momento di luce”.

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