La contestazione a Fontana a Bergamo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-29

Attilio Fontana è stato contestato ieri a Bergamo durante la cerimonia di commemorazione dei seimila morti per Coronavirus a Bergamo e provincia che ha visto anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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Attilio Fontana è stato contestato ieri a Bergamo durante la cerimonia di commemorazione dei seimila morti per Coronavirus a Bergamo e provincia che ha visto anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un minuto di silenzio è stato osservato dall’orchestra prima dell’esecuzione della messa di Requiem di Donizetti. Ad assistere al concerto 243 sindaci di tutta la Bergamasca, i rappresentanti degli operatori sanitari e alcuni famigliari delle vittime, un pubblico ristretto per via delle misure di sicurezza. Il presidente della Repubblica, accompagnato dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori e dal governatore lombardo, Attilio Fontana ha percorso il viale che porta alla chiesa di Ognissanti, la stessa che nel marzo scorso ha accolto le bare delle vittime attendendo il convoglio militare.

Ai rappresentanti dei parenti delle vittime raccolti prima nella pagina Facebook, arrivata a 60mila adesioni, e poi nel Comitato Noi Denunceremo, la formula scelta non è piaciuta per varie ragioni: il vicepresidente Luca Fusco ha sottolineato di non aver gradito la presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, a cui negli esposti presentati alla magistratura si attribuiscono possibili responsabilità per la mancata istituzione della zona rossa nei Comuni di Nembro e Alzano, quelli più piegati dal Coronavirus. “Quale portavoce dei parenti delle vittime – dice Fusco, che stasera parteciperà alla cerimonia, unico del Comitato – vorrei solo essere capace di nascondere la mia irritazione. Non siamo avvezzi a questo tipo di cerimonie istituzionali ma ho chiarito in modo inconfutabile agli organizzatori di questo evento che non avrei in nessun modo condiviso alcuno spazio fisico con il presidente della Regione, considerato quello che io e il Comitato incarniamo come principi e fini istituzionali”. Fusco si è aaugurato che “Fontana possa cogliere questa occasione per sentire il dolore di Bergamo e dei bergamaschi e che, davanti al cimitero simbolo di un’ecatombe, prenda coscienza di questo dolore e chieda scusa ai cittadini che non hanno potuto partecipare per protocollo a quel funerale mai celebrato. Un atto di ammenda che alcuni hanno fatto e che tanti altri dovranno fare”.

Foto copertina da Twitter

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