Cultura e scienze
La storia dei 123mila euro di Parnasi alla Fondazione EYU
neXtQuotidiano 19/06/2018
Uno studio sull’immobiliare e gli italiani commissionato alla fondazione EYU e però introvabile è alla base dei soldi arrivati al PD dal costruttore
Il 17 gennaio 2017 Francesco Bonifazi, tesoriere del Partito Democratico, annunciava la nascita della Fondazione EYU, “membro dall’anno scorso della FEPS – Foundation for European Progressive Studies. Abbiamo molti progetti in cantiere – sottolineava Bonifazi -, temi vitali quali l’immigrazione, la sharing economy, le prospettive di lavoro per i millennials e tanto altro”. L’acronimo EYU viene dagli allora tre media del PD, ovvero Europa, Youdem e l’Unità, che nel frattempo sono finiti come tutti sanno. Ma oggi la Fondazione EYU torna d’attualità non per i suoi progetti in cantiere, ma per uno studio sul rapporto tra italiani e unità immobiliari dal titolo “Casa, ma solo di proprietà?” commissionato da Luca Parnasi per la ragguardevole cifra di 123mila euro, stanziati durante la campagna elettorale per le elezioni del 4 marzo. Questo è ciò che scrive Giuseppe Alberto Falci oggi sul Corriere della Sera:
Lo studio esiste, almeno secondo la versione che è stata fornita al Corriere della Sera dal segretario generale Mattia Peradotti, ed è stato redatto da ricercatori di livello di alcune prestigiose università. C’è anche un titolo: «Il rapporto degli italiani con il progetto di casa». Oltre però non si può andare. Non è dato sapere chi saranno mai stati gli autorevoli ricercatori. Né tantomeno è possibile visionare il paper perché, spiegano dalla fondazione Eyu, «in questo caso la proprietà intellettuale appartiene a Parnasi e noi». […]
Eppure c’è un giallo nel giallo. Digitando su Google «casa proprietà italiani fondazione Eyu»,il motore di ricerca rimanda a un link di Eyu del tipo: «Casa, ma solo di proprietà?». Cliccando però non si legge nulla, lo studio non sarebbe più presente all’interno del sito della fondazione. Il motivo? Peradotti la mette così: «In questi giorni il sito è in revisione, quindi abbiamo alcuni problemi».
Il Corriere spiega che il progetto di ricerca «si pone l’obiettivo di studiare il rapporto degli italiani con il concetto di proprietà di casa». Ed ecco anche i nomi dei due ricercatori che l’hanno preparato e quanto sono stati pagati:
Si tratta di Renata Bottazzi e Serena Trucchi, entrambe dell’università di Bologna. Bottazzi precisa via mail: «Ho condotto insieme a Serena Trucchi un progetto commissionato dalla Fondazione Eyu dal titolo “Casa, ma solo di proprietà?” riguardo il rapporto degli italiani con il concetto di proprietà della casa. […].Tale attività è stata svolta tra l’ottobre e il dicembre 2015, e si è conclusa con la consegna, da parte nostra, di un rapporto inviato il 10 dicembre 2015. Il compenso omnicomprensivo per tale attività consiste nel totale di 3.500 euro lorde per ciascuna delle due ricercatrici, senza ulteriori indennità o rimborsi spese».
Insomma, se è questo il progetto, la Fondazione EYU ha commissionato un progetto costato 7000 euro lordi e ne ha incassati 123mila. Con una capacità così geniale di fare affari non si capisce perché il bilancio del PD sia in sofferenza.
EDIT: Bonifazi esce dal bunker e dice la sua oggi in una nota:
“Ritengo necessario fare qualche precisazione: il Pd fa il record di incassi con il suo 2xmille, mentre le donazioni sono una parte del tutto marginale del suo bilancio”. Lo spiega il tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, in una nota. “La legge sull’abolizione del finanziamento pubblico e’ fatta in modo tale che ogni atto di entrata e di spesa deve essere depositato presso l’Ufficio per la trasparenza dei partiti della Camera dei Deputati, organo composto da cinque magistrati. Questo controllo arriva a valle della revisione obbligatoria che viene svolta da una societa’ specializzata e, alla fine dei controlli, viene reso pubblico il bilancio”, spiega ancora Bonifazi.”Il Pd ha un profilo assolutamente trasparente, eppure c’e’ chi vuole confondere le mele con le pere, ovvero sostenere che la Fondazione Eyu, tirata in ballo in questi giorni, sia stata utilizzata come ‘scatola vuota’ per finanziare il Pd. C’e’ qualche giornale che sembrerebbe far intendere che una delle tante ricerche svolte dalla fondazione Eyu, specificamente quella richiesta da una societa’ del gruppo Parnasi, fosse un modo per recepire un finanziamento mascherato a vantaggio del Pd. A chi lo pensa porrei alcuni quesiti: quale sarebbe lo scopo? Quale sarebbe il beneficio per il Pd? Perche’ fare una prestazione di servizio ad una fondazione, peraltro assolutamente evidente e verificabile, invece che emettere direttamente delle liberalita’ al Pd, peraltro detraibili? Detto questo, cio’ che piu’ mi amareggia e’ non voler vedere che la Fondazione Eyu e’, invece, una ‘scatola piena'”.
EDIT2 20 gennaio 2018: Oggi il Corriere pubblica una nota della Fondazione EYU: