Chi ha fischiato Virginia Raggi alla Nuvola?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-10-30

A cominciare la contestazione della sindaca di Roma un ex dirigente di Eur SPA. Seguita dalle proteste di tutta la platea, che ha fischiato, urlato «basta» interrompendo il discorso della sindaca

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Ieri Virginia Raggi è stata pesantemente fischiata e contestata durante il suo discorso per l’inaugurazione della Nuvola di Massimiliano Fuksas all’Eur. La Nuvola, il nuovo centro congressuale dell’Eur è stato progettato dallo studio Fuksas. È costato 353 milioni di euro. Alla cerimonia di inaugurazione di ieri la sindaca ha parlato di «ritardi» e «ombre» che hanno pesato sulla sua realizzazione.

Chi ha fischiato Virginia Raggi?

Il Corriere della Sera spiega oggi che il primo a contestare la sindaca di Roma è stato l’ex responsabile dell’Eur Spa Pierluigi Borghini:

Prima un «assolo» di Pierluigi Borghini, ex responsabile dell’Eur Spa, committente del lavoro: passando ostentatamente sotto la pedana ha urlato «ma falla finita». Poi, continuando la Raggi a ricordare il problematico cammino della Nuvola, si è alzata una aperta contestazione di tutta la platea, che ha fischiato, urlato «basta» interrompendo il discorso della sindaca. Sembrava che la festa finisse proprio male. Ma Raggi, dopo un momento di sbandamento, si è ripresa ed è andata avanti con una facile esca per i presenti: «Quando i soldi sono pubblici bisogna stare attenti». Poi ha lanciato un appello a Renzi (nella fila d’onore): «Chiediamo aiuto al governo per rilanciare la città. Chiediamo un patto per Roma».

La sindaca nell’occasione si è tenuta la scena e ha rilanciato: «Mi spiace quando si spreca denaro pubblico perchè sono soldi di tutti noi». Tra le urla si coglieva un «Basta! Non è vero!». Poco dopo sul profilo Facebook della prima cittadina si legge: «La trasparenza è un valore che dobbiamo portare avanti in tutte le occasioni, senza timore di qualche fischio». Non è tardata ad arrivare la solidarietà del Movimento: «La tanto celebrata Nuvola di Fuksas è costata molto di più dei 239 milioni di euro ufficiali – ha replicato il capogruppo M5S al Senato Luigi Gaetti – ricevere fischi da parte di chi quello spreco lo ha difeso e generato, è una medaglia al valore».
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I costi della Nuova di Fucksas

In realtà è vero che la realizzazione dell’opera ha richiesto un investimento complessivo di 467 milioni di euro, di cui 297 milioni già finanziati da Eur Spa, principalmente mediante il completo utilizzo della propria capacità di ricorso al credito bancario (157 milioni) e contributi per Roma Capitale (119 milioni), e che, in base al progetto iniziale, il finanziamento della restante parte dell’investimento avrebbe dovuto essere coperto mediante i presumibili proventi della vendita dell’albergo di nuova costruzione annesso al Nuovo Centro Congressi (ad un prezzo inizialmente stimato di 110 milioni di euro) e la valorizzazione dell’area dell’ex Velodromo Olimpico. Cosa che non riuscì, visto che alla fine l’INAIL dovette comprare da Eur asset immobiliari per 297,5 milioni per permettere a quest’ultima di ridurre l’indebitamento nei confronti delle banche creditrici da 200 milioni a 70 milioni e riesce a saldare una quota dei lavori (31 milioni) all’impresa Condotte.

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I costi della Nuova di Fucksas (Il Messaggero, 30 ottobre 2016)

In più ci sono due contenziosi pendenti: uno con il progettista, per una cifra vicino al milione di euro, l’altro – ben più consistente – con l’impresa costruttrice, che ha chiesto 200 milioni aggiuntivi oltre al costo di 245 milioni di lavori finora raggiunto. Il contenzioso è al vaglio di un giudice (monocratico) e la decisione è attesa nel 2017. Spiega Il Sole 24 Ore:

Il primo passo falso per la Nuova è stato quello di aver puntato con eccessiva leggerezza sulla formula della concessione (di progettazione, costruzione e gestione per 30 anni). Una strada che non porta lontano. Il bando vinto nel 2002 dalla cordata Centro Congressi Italia per 200 milioni arriva al capolinea nel 2006, dopo la prima contestazione (sfociata in un contenzioso, con relativo lodo arbitrale) per la richiesta di elevare l’importo contrattuale da 200 a 250 milioni (dopo la redazione del progetto definitivo, firmato da Massimiliano Fuksas).
Da quel punto in poi, il polo congressi diventa a tutti gli effetti un’opera pubblica. Si passa all’appalto di lavori, sul progetto esecutivo, la cui redazione viene sempre affidata allo studio di Fuksas mentre la gara viene vinta dalla Società Condotte.
Sull’attività di progettazione (e relativi servizi) è la Corte dei Conti a ricostruire un prospetto dei costi che, si legge nella determinazione 99/2012 a cura del relatore Tommaso Miele, si attesta a oltre 19,9 milioni di euro, più 2 milioni di servizi di construction management. La delibera stigmatizza in particolare il compenso per l’architetto Fuksas: «In considerazione della ingente spesa sostenuta da Eur spa per la progettazione e la direzione artistica del Nuovo Centro Congressi – si legge sempre nella determinazione 99/2012 della Corte dei Conti – non può non rilevarsi come la spesa sostenuta da Eur spa per la progettazione, la direzione lavori e la direzione artistica per la realizzazione del Nuovo Centro Congressi (Nuvola), e segnatamente per il pagamento della parcella del progettista per l’opera professionale svolta per la progettazione e la direzione artistica, al di là di ogni più estensivo riferimento alle tabelle professionali, appaia eccessiva e spropositata, sì da chiedersi se la somma percepita dal progettista per l’opera professionale svolta per la progettazione e la direzione artistica del Nuovo Centro Congressi debba ritenersi giustificata».

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