Porta la figlia 12enne a fare un finto vaccino anti-Covid: i giudici sospendono la sua patria potestà

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-11

L’uomo aveva viaggiato da Belluno a Ravenna per andare da un medico compiacente che avrebbe registrato l’immunizzazione mai avvenuta per rilasciare il Green Pass alla giovane

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Un viaggio di oltre 240 chilometri con partenza da Belluno e arrivo a Marina di Ravenna. Il tutto per andare da un medico compiacente che avrebbe somministrato un finto vaccino anti-Covid alla figlia per far ottenere alla 12enne (oltre la sua volontà) la certificazione verde. Per questo motivo, dopo la denuncia dell’ex compagna e madre della ragazza, un uomo è stato denunciato e i giudici hanno deciso di revocargli la patria potestà.

Finto vaccino alla figlia, sospesa la patria potestà a un padre

Il tutto ha avuto origine lo scorso autunno. Come riportato da Il Resto del Carlino, l’uomo era partito con la figlia per recarsi da questo medico compiacente che, poi, è finito nei guai per molte altre false vaccinazioni e, quindi, falsa emissione di certificazioni verdi. La piccola, una bambina di 12 anni, non aveva ricevuto il vaccino ma grazie a questo raggiro il padre aveva ottenuto il Green Pass per lei. Poi la denuncia della madre della minore contro l’ex compagno e l’avvio delle indagini che hanno scoperchiato quel giro truffaldino di false certificazioni e vaccini mai iniettati.

Il tribunale ha, dunque, deciso di procedere con la sospensione (a tempo) della patria potestà del genitore che ora è in attesa anche del processo al termine dell’indagine che vede coinvolto anche quel medico compiacente di Marina di Ravenna. E a breve dovrebbe pronunciarsi sul caso del finto vaccino alla figlia anche il Tribunale dei Minori di Venezia che, per prossimità territoriale, ha competenza su questo caso.

Un’altra storia che, almeno per esito, si consuma in Emilia-Romagna. Con lo stesso epilogo. Solo ieri, infatti, da Modena è arrivata la decisione dei giudici di sospendere la patria potestà dei genitori del piccolo ricoverato al Sant’Orsola di Bologna in attesa di potersi sottoporre a una delicatissima operazione al cuore. I due si erano opposti all’utilizzo del sangue per le trasfusioni, pretendendo che fosse utilizzato solamente sangue di persone non vaccinate. I giudici hanno accolto il ricorso dell’ospedale e sospeso la patria potestà ai due.

(foto IPP/picture alliance)

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