“Ma se ha l’età del dattero”, così Feltri smonta l’ipotesi di Berlusconi al Quirinale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-14

Il fondatore di Libero quotidiano e consigliere comunale a Milano boccia l’ipotesi avanzata dal centrodestra sull’ex Cavaliere Capo di Stato

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Mentre il centrodestra si è riunito oggi a Roma per mostrare i muscoli attorno alla candidatura del leader di Forza Italia alla Presidenza della Repubblica, c’è una voce interna alla coalizione che dice no. Non per motivi tecnici, politici o legati a indagini e scandali passati in cui è rimasto coinvolto l’ex Presidente del Consiglio, ma per una questione meramente anagrafica. E con poche parole – utilizzando un paragone in linea con l’età – Vittorio Feltri boccia in toto il piano di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italiana per Silvio Berlusconi al Quirinale.

Feltri-Berlusconi, bocciata la corsa al Quirinale dell’ex Cavaliere

Non fa riferimento alle imbarazzanti telefonate che Silvio Berlusconi sta facendo per racimolare i numeri necessari in Parlamento per la sua elezione a Capo dello Stato, ma Vittorio Feltri spiega il motivo per cui la candidatura dell’ex Cavaliere sia completamente priva di senso. E così, in collegamento con Massimo Giletti su RTL 102.5, decide di utilizzare una figura retorica direttamente dal banco orto-frutta:

“Non conosco queste vicende dall’interno, per cui mi è molto difficile esprimere un’opinione. Io credo che mandare al Quirinale Berlusconi sia un’operazione, più che altro impossibile, perché non mi pare ci siano i voti a sufficienza. Tra l’altro, questo signore ha l’età del dattero. Ha 85 anni che non sono pochissimi. Se dovesse farcela arriverebbe a 92 alla fine del mandato. Quindi è un’operazione impossibile”.

E quale sarebbe il nome ideale per Vittorio Feltri? Il nome lo conoscono già tutti, visto che è stato a capo dell’esecutivo in essere da quasi un anno: “Io sono convinto che, alla fine, sarà Mario Draghi a salire al Colle. Perché non è vero che si debbano sciogliere le Camere in questa eventualità perché toccherebbe proprio a Draghi indicare il nuovo Capo del governo. E quindi sceglierebbe, presumo, una persona che gli garantisca continuità rispetto alla politica di Palazzo Chigi che è stata attuata finora”.

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