Il farmacista denunciato ai Nas per il test rapido senza autorizzazione dopo la denuncia di Striscia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-25

Il 23 novembre Striscia la notizia ha mandato in onda un video in cui un farmacista di Merano effettuava i test rapidi antigenici senza misure di sicurezza. Il Corriere dell’Alto Adige spiega che l’Ordine dei farmacisti della provincia di Bolzano lo ha denunciato ai Nas

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Il 23 novembre Striscia la notizia ha mandato in onda un video in cui un farmacista di Merano effettuava i test rapidi antigenici senza misure di sicurezza. Il Corriere dell’Alto Adige spiega che l’Ordine dei farmacisti della provincia di Bolzano lo ha denunciato ai Nas. Inoltre il farmacista non poteva, sempre secondo l’Ordine, eseguire quel tipo di test:

L’Ordine dei farmacisti della Provincia di Bolzano ha denunciato ai Nas il farmacista che nel filmato mandato in onda nella serata del 23 novembre su Canale 5 si vede eseguire un test antigenico rapido Covid sprovvisto di adeguate protezioni e in presenza di altri avventori. «Quello che emerge dal video è sotto gli occhi di tutti — afferma il presidente dei farmacisti altoatesini, Maximin Liebl —. Sembrerebbero esserci molteplici violazioni degli standard di sicurezza: distanze, aerazione dei locali, la mancanza di camice e adeguate protezioni». Ma un altro aspetto che accentua la gravità della posizione del protagonista del servizio di Striscia è il fatto che il suo ruolo non lo autorizza ad effettuare quella tipologia di test: «Può eseguirlo solo personale medico o infermieristico e non all’interno di una farmacia, bensì in uno spazio adiacente appositamente predisposto», chiarisce Liebl, che poi si affretta a specificare: «Se ci sono state delle infrazioni, saranno eventualmente le autorità preposte a stabilirlo. L’Ordine, è deontologicamente obbligato ad aprire un’indagine nelle prossime settimane e a sentire cosa avrà da dire il farmacista. Ovviamente, noi terremo conto di ciò che dovesse decidere la giustizia ordinaria. Cosa si rischia in questi casi? Il nostro ordinamento prevede sanzioni che vanno dal richiamo alla sospensione fino a 6 mesi per i comportamenti più gravi».

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