Il “povero” falconiere della Lazio non sapeva che il saluto romano fosse vietato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-21

“A sua insaputa” è un cliché tipico della politica, ma oggi viene utilizzato anche da Juan Bernabé per “giustificarsi” dopo quei gesti con alcuni tifosi biancocelesti

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“Ha fatto tante cose buone”. Basterebbero queste parole per capire esattamente la “visione” politica di Juan Bernabé, il falconiere della Lazio – quello che, oltre ad addestrarla, fa volare l’aquila Olympia in occasione di ogni match casalingo del club biancoceleste – finito nel mirino delle polemiche dopo la diffusione di un video (che risale al post partita contro l’Inter) in cui “fomenta” alcuni tifosi al grido di “Duce, Duce, Duce”, facendo il saluto romano.

Il Falconiere Lazio non sapeva che i saluti romani fossero vietati

La società ha deciso, prontamente, di sospenderlo dal suo ruolo e nel prossimo futuro il volo dell’aquila Olympia dovrebbe essere condotto dal fratello di Bernabé. Ma quel che emerge oggi dalla sua intervista a Il Messaggero è quella sensazione di giustificazione a prescindere, celandosi dietro a cliché già utilizzati da altri. Perché, oltre a dirsi sorpreso per il caos mediatico nato attorno a quei gesti, lui dice (contraddicendosi) di non esser conscio di quale sia il problema.

“Per me è un saluto militare, io sono nato dentro l’esercito. Ho una cultura di destra, sono del partito Vox come tanti amici calciatori e ne vado orgoglioso. In Spagna il gesto fascista si fa con il braccio piegato sul cuore a livello del petto. In Italia a quanto pare è anche così, non lo sapevo”.

In Spagna. Ma lui fa volare l’aquila Olympia, all’Olimpico di Roma, fin dalla stagione 2010/2011. Insomma, frequenta stabilmente il nostro Paese e la capitale da oltre dieci anni. E, inoltre, la sua inconsapevolezza viene smentita da un altro passaggio della sua intervista a Il Messaggero, parlando del coro per il “duce” fomentato da lui:

“È vero, l’ho fatto e non lo rinnego perché io stimo Mussolini, ha fatto tante grandi cose per l’Italia così come Franco in Spagna. Sono un estimatore di entrambi e ne vado fiero […] È stato un impulso legato all’euforia del post partita dopo un grande successo. Non sapevo fosse vietato quel modo di esultare nel vostro paese, altrimenti non l’avrei fatto”.

Insomma, non sapeva che il saluto romano fosse vietato. Ma stima il duce, vota Vox e la sua estrazione è dichiaratamente di destra (estrema). Vive in Italia da oltre 10 anni, ma non conosce le leggi.

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