Fabio Fazio fa impazzire i no vax: “Vaccino sia obbligatorio senza se e senza ma”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-03

Il conduttore di “Che tempo che fa”, da sempre schierato contro gli antivaccinisti, sostiene l’obbligatorietà vaccinale. Nel suo talk aveva dichiarato di non voler più dare spazio a teorie complottiste nonostante facessero audience

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Il vaccino sia obbligatorio, “senza se e senza ma”. Se lo auspica Fabio Fazio che, parlando con Adnkronos, ha definito l’inoculazione del farmaco come “l’unica soluzione possibile per tornare a vivere”. Pur non entrando nel merito delle polemiche di questi legate alle manifestazioni dei no Green pass, in particolare sulla strumentalizzazione dei simboli della Shoah da parte degli scettici del certificato verde, il conduttore di Che tempo che fa ha attaccato chi ha deciso di restare sulle sue posizioni nonostante le evidenze scientifiche. ”Non mi pare accettabile – ha aggiunto –  rifiutare un vaccino sicuro oltre ogni più rosea previsione e rivendicare il diritto di infettare gli altri o limitare la vita di chi si è fatto vaccinare. Come per molti altri vaccini per i quali non esistono polemiche, lo renderei obbligatorio”.

Fazio si è sempre speso contro gli antivaccinisti e le sue affermazioni non sono certo una sorpresa. Nel suo salotto ha anche ospitato uno dei protagonisti della pandemia, Anthony Fauci, immunologo consulente della Casa bianca, che sul vaccino in trasmissione ha detto: “Non c’è nessuna ragionevolezza nel credere che tra dieci-venti anni ci sia un effetto deleterio del vaccino, non c’è un precedente, non c’è nemmeno una ragione meccanicistica per pensarlo”.

Già prima della ripartenza di Che tempo che fa, Fazio aveva fatto sapere che non avrebbe dato spazio a complottisti e scettici durante i dibattiti da lui moderati. “Vorrei applicare solo un po’ di buon senso in televisione. Mi sembra di vivere in un mondo impazzito, pieno di gente che non si vuole vaccinare mentre il virus fa milioni di morti”, disse in un’intervista al Foglio, aggiungendo: “È il momento di essere un po’ assertivi. Bisogna ricominciare come in prima elementare. Lì fuori c’è anche chi va contromano in autostrada. Ma non ci fai un giornale o un talk-show, invitandoli a parlare di guida sicura con il comandante della polizia stradale”.

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