L’evacuazione di Mariupol è stata sospesa perché la Russia non ha rispettato il cessate il fuoco

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-05

Le autorità di Mariupol, città assediata dall’esercito russo perché considerata di importanza strategica, hanno sospeso l’evacuazione dei civili e invitato tutti a trovare rifugio: “Mosca non rispetta il cessate il fuoco”

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L’evacuazione dei civili da Mariupol, nel sud dell’Ucraina, è stata rinviata. Lo hanno riferito le autorità locali, spiegando che la decisione è dovuta al fatto che “la parte russa non aderisce al regime di cessate il fuoco e continua a bombardare” sia la stessa città che l’area circostante. Secondo fonti ucraine sarebbero in corso bombardamenti anche nella regione di Zaporizhzhia, destinazione degli sfollati. Il Consiglio comunale della città, riferisce Sky News, ha chiesto alla popolazione di disperdersi e trovare luoghi per ripararsi, aggiungendo che sono in corso negoziati per stabilire un nuovo orario per l’evacuazione, inizialmente prevista per questa mattina fino alle 15 sulla base di un accordo raggiunto tra le delegazioni delle parti di Ucraina e Russia. La versione del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è opposta: “Il regime di Kyiv impedisce ai civili di lasciare la città”. La zona è considerata strategica dai vertici militari russi perché permetterebbe al Cremlino di unire le truppe presenti in Crimea, a ovest, con i miliziani separatisti presenti nel Donbass, intensificando le attività militari nel sud dell’Ucraina e di fatto garantendogli la supremazia su tutta la fascia costiera del Mare d’Azov.

L’evacuazione di Mariupol è stata sospesa perché la Russia non ha rispettato il cessate il fuoco

Per consentire ai civili di spostarsi in sicurezza era stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco di 7 ore – non rispettato – che avrebbe dovuto permettere la fuga a chi l’avesse voluto. Mariupol ha circa 400mila abitanti: il sindaco Vadym Boichenko ha parlato questa mattina ai suoi cittadini: “Mariupol non è costituita da case e strade, ma dai suoi cittadini. Viste le condizioni di costante e spietato bombardamento da parte degli occupanti, non c’è altra scelta se non quella di dare ai residenti l’opportunità di lasciare la città in sicurezza”. Per il trasporto dei civili le autorità locali avevano predisposto alcuni autobus. Parlando con la Bbc, il vicesindaco di Sergei Orlov ha detto che circa ottomila persone sarebbero disposte a mettersi in viaggio.

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