Euro 1, Euro 2 o Euro 3?
di dipocheparole
Pubblicato il 2014-10-31
L’editoriale del Foglio sulla moneta unica. Unica?
Giuliano Ferrara sul Foglio di oggi ritorna sulla questione dell’euro e della Germania dopo l’intervista a Luigi Zingales di un paio di giorni fa e l’invito ai tedeschi ad uscire dall’euro che arriva dall’economista Allan Meltzer in un colloquio con Marco Valerio Lo Prete.
Sostiene l’Elefantino nell’editoriale intitolato Euro 1, Euro 2, Euro 3:
Bene, l’intervista è una conferma. Di che cosa? Del fatto che, se non fosse possibile ai tedeschi generare una politica espansiva capace di rilanciare l’Europa periferica (Italia e Francia comprese); e se non fosse possibile per loro la mutualizzazione del debito, in una forma o nell’altra: allora dovrebbero scegliere un’altra strada. Un euro 1 che affianca un euro 2 per poi ricongiungere, dopo un ciclo flessibile di ricostituzione della competitività in Europa, il tutto in un euro 3. La base del fatto è un’alternanza di svalutazione e rivalutazione che, dopo il formidabile arricchimento dell’economia tedesca anche a spese delle rigidità insopportabili per altri della moneta unica, potrebbe essere considerata il male minore da una Germania in cui il voto egemonistico e nazionalista di AlternativeF ür Deutschland e altri movimenti rischia di pregiudicare l’equilibrio politico e istituzionale conseguito a venticinque anni dalla riunificazione. Detto in linguaggio politico il più chiaro possibile.