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Eugenio Scalfari spiega il suo voto tra Berlusconi e Di Maio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-11-24

In un editoriale per Repubblica spiega che la risposta che ha dato a DiMartedì era “provvisoria” e se la prende con i grillini e Travaglio. Intanto Il Fatto sente altri…

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Eugenio Scalfari a DiMartedì, messo di fronte al gioco della torre su chi voterebbe tra Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio, ha, con un certo sconcerto per chi ricorda la storia di questo paese, detto che voterebbe Berlusconi. Il Fatto Quotidiano oggi ha riproposto la domanda a un buon numero di giornalisti e politici per vedere chi voterebbero loro. Ma intanto in un non tanto lungo (che strano!) editoriale pubblicato oggi su Repubblica, Io Padre Fondatore precisa meglio il suo pensiero spiegando che no, non voterebbe Berlusconi.

Eugenio Scalfari spiega il suo voto tra Berlusconi e Di Maio

«Non l’ho mai votato e ovviamente non lo voterò mai», esordisce lui riferendosi a Berlusconi e chiarendo sin dall’inizio la sua posizione. Poi spiega che alle ormai prossime elezioni politiche probabilmente si replicheranno i risultati delle elezioni in Sicilia, dove il MoVimento 5 Stelle è arrivato primo nel numero di voti, il centrodestra ha vinto, il centrosinistra riunito attorno al Partito Democratico è arrivato abbastanza staccato dai primi due e la Sinistra Radicale ha raccolto i rimasugli. Infine, spiega:

Ovviamente io non voterò mai Berlusconi, ma con quel tanto di esperienza che gli anni hanno ampliato, la situazione è questa. Come c’era da aspettarsi sono stato ricoperto da insulti dai grillini rappresentati nel Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, ma considero quegli insulti come una sorta di Legion d’Onore.
Quanto alla sinistra dissidente, ci pensi bene prima di rifiutare le aperture di Renzi nei suoi confronti. Da parte loro è un litigio di comari, come si diceva un tempo. La politica è la prima delle attività dello spirito. Lo dimostrarono Platone e soprattutto Aristotele. Sarebbe opportuno leggerli. L’ho consigliato a Renzi. A Berlusconi è inutile suggerirlo, la lettura non fa parte della sua attività. Gli consiglio solo di piantare Salvini. Meglio solo che in cattiva compagnia.

eugenio scalfari

Il Fatto e il gioco della torre

Il Fatto Quotidiano invece rigira il coltello nella piaga riprendendo la domanda “Chi sceglieresti tra Berlusconi e Di Maio?” e porgendola a un buon numero di personaggi. Molti di loro (come Enrico Mentana e Massimo Cacciari) evitano di rispondere, mentre tra chi voterebbe Di Maio ci sono: Lucia Annunziata, Tomaso Montanari, Fausto Bertinotti. Invece voterebbero Berlusconi: Gianni Vattimo, Sergio Staino, Beppe Severgnini.

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