Ettore Abramo e Aniello Marotta: la nuova indagine sugli Irriducibili della Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-13

Entrambi vicini allo scomparso Fabrizio Piscitelli con un ruolo di rilievo all’interno degli “Irriducibili”, saranno sottoposti agli arresti domiciliari, mentre altri 11 ultras della Lazio avranno l’obbligo di presentazione

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Ettore Abramo e Aniello Marotta, entrambi vicini allo scomparso Fabrizio Piscitelli con un ruolo di rilievo all’interno degli “Irriducibili“, saranno sottoposti agli arresti domiciliari, mentre altri 11 ultras della Lazio avranno l’obbligo di presentazione nell’ambito di una serie di misure cautelari emesse dal Gip Mara Mattioli, su richiesta del Pm Eugenio Albamonte.

Ettore Abramo e Aniello Marotta: la nuova indagine sugli Irriducibili della Lazio

Le misure cautelari scaturiscono dai fatti accaduti il 15 maggio scorso, prima dell’inizio dell’incontro di calcio Lazio – Atalanta, valevole per la finale di Coppa Italia, quando in piazza di Ponte Milvio, angolo Largo Maresciallo Diaz, una pattuglia della Polizia locale fu aggredita con bottiglie, molotov, fumogeni, sedie di plastica e torce accese da un gruppo di tifosi laziali a volto coperto. Nella circostanza, due tifosi, travisati per non consentire il loro riconoscimento ed agire impuntiti, successivamente identificati come Ettore Abramo e Aniello Marotta, si avvicinarono all’autovettura della Polizia Locale e, dopo averne infranto il vetro del lunotto posteriore, gettarono all’interno una torcia accesa che incendiò il veicolo.

fabrizio toffolo fabrizio piscitelli
Fabrizio Toffolo

Quasi contemporaneamente ai fatti descritti, un altro gruppo di tifosi laziali aggredì altro personale della Polizia locale in abiti civili, ferendo un dirigente. Nel frattempo, un nutrito gruppo di tifosi, tutti con il volto coperto, per non farsi riconoscere, raggiunta via Dei Robilant iniziò a lanciare fumogeni, petardi, sassi e bottiglie all’indirizzo degli agenti del Reparto Mobile, che si erano attestati alla fine della predetta via. Le azioni di guerriglia si protassero per circa 1 ora, durante la quale numerosi tifosi travisati scagliarono verso le Forze di Polizia un’ingente quantità di materiale contundente. Le indagini condotte dalla Digos capitolina, attraverso l’analisi del materiale video realizzato dalla Polizia Scientifica, inerente tutti i momenti degli scontri, ha consentito di riconoscere ed identificare 13 persone, tutte appartenenti all’ala più oltranzista della tifoseria laziale degli “Irriducibili”. Le misure adottate oggi si vanno ad aggiungere ai 5 arresti in flagranza di reato eseguiti dalla Digos capitolina nel corso degli incidenti.

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