Gli inneschi e il timer ritrovati nell’esplosione della cascina a Quargnento in provincia di Alessandria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-05

In un edificio più basso attiguo a quello crollato sono state trovate altre due bombole di gas da cucina inesplose e gli inquirenti sospettano che possa essersi trattato di un atto doloso, forse con l’uso di un timer azionato a distanza. Il procuratore: “Atto doloso”

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Inneschi sulle bombole del gas e un timer per comandare a distanza le esplosioni sono stati ritrovati all’interno della cascina di Quargnento in provincia di Alessandria dove stanotte a causa di un’esplosione sono morti Antonino Candido, Matteo Gastaldo e Marco Triches, i tre vigili del fuoco intervenuti per domare il primo incendio.

Inneschi e timer: l’attentato ai vigili del fuoco a Quargnento

All’AdnKronos e all’AGI il procuratore  capo di Alessandria, Enrico Cieri dice: “Temiamo un fatto doloso. Dagli elementi in possesso l’esplosione è stata voluta e determinata”. “Quanto acquisito finora”, ha aggiunto Cieri, “ci fa pensare a un’esplosione voluta e deliberatamente determinata”. Secondo le prime informazioni, una squadra di pompieri è intervenuta in seguito alla segnalazione di una fuga di gas a Quargnento, arrivata dopo la mezzanotte. Per alcuni testimoni c’era stata una piccola esplosione che aveva causato un incendio.

TIMER CASCINA QUARGNENTO ALESSANDRIA
Il timer ritrovato nella cascina di Quargnento ad Alessandria

Mentre l’intervento era in corso, intorno alle 2, si è verificata la deflagrazione e l’edificio è crollato.  “Stiamo esaminando i reperti che abbiamo trovato – ha proseguito il procuratore – stiamo scavando tra le macerie abbiamo trovato un timer e una bombola di gas che è stata sequestrata e tutto questo ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. Cieri ha poi aggiunto ci sono state più esplosioni intervallate. “Ora dobbiamo proseguire con gli accertamenti stiamo lavorando per capire chi e cosa ha causato questa tragedia”, ha aggiunto.  Il questore di Alessandria Michele Morelli, appena giunto sul posto dell’esplosione, ha però escluso la matrice eversiva: “Le prime ipotesi sembrano escludere una matrice eversiva-terroristica. Per il resto facciamo lavorare gli inquirenti”.

quargnento eplosione 5 novembre 2019

Nell’esplosione sono rimasti feriti altri due pompieri e un carabiniere che sono stati portati negli ospedali di Alessandria e Asti. Le vittime sono Matteo Gastaldo, il pompere 46enne trovato sotto le macerie, Marco Triches di 38 anni, entrambi di Alessandria, e il 32enne Antonio Candido di Reggio Calabria Testimoni hanno riferito di aver sentito un boato e poi le grida di aiuto. Ma ciò che sconvolge è che in un edificio più basso attiguo a quello crollato sono state trovate altre due bombole di gas da cucina inesplose e gli inquirenti sospettano che possa essersi trattato di un atto doloso, forse con l’uso di un timer azionato a distanza. Le perplessità maggiori nascono dal fatto che l’edificio fosse disabitato e dalla dinamica dell’accaduto, con la segnalazione di una fuga di gas e la deflagrazione a intervento in corso.

Gli inquirenti escludono la matrice eversiva a Quargnento

Gli inquirenti in ogni caso escludono la matrice eversiva a Quargnento. “Si tratta di un evento preordinato e doloso. E’ l’unica informazione che siamo in grado di attingere dai reperti rinvenuti”. E’ quanto ha reso noto il procuratore di Alessandria Enrico Cieri confermando la notizia del ritrovamento di timer “un temporizzatore rudimentale che innesca il gas”. “Ci sono state piu’ esplosioni intervallate – ha spiegato – ma questo intervallo sembra dovuto al tipo di congegno, all’esplosivo utilizzato. Quindi non gli attribuiamo una valenza particolare. L’ipotesi è che qualcuno deliberatamente abbia voluto fare crollare questo edificio. Il perche’ e’ il lavoro che stiamo facendo”.

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