Equitalia, sconti ridotti per le multe

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-10-23

Nonostante sia vietato dalle nuove regole, molti Comuni continuano a far quadrare i loro bilanci iscrivendo come voci attive anche le multe che devono ancora incassare. Per questo non ci sarà rottamazione

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La rottamazione di Equitalia non riguarderà le multe. Le cartelle con le multe, si legge nel provvedimento che ha ricevuto l’ok del Quirinale, possono usufruire della definizione agevolata. Ma, essendo loro stesse delle sanzioni amministrative la rottamazione si applica “limitatamente agli interessi”, comprese le maggiorazioni previste per i tardati pagamenti dalla legge di depenalizzazione del 1981. Insomma, le sanzioni restano intatte. L’Iva rientra nell’operazione, con l’eccezione di quella riscossa all’importazione. Sono escluse anche le somme dovute “a titolo di recupero di aiuti di Stato, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti, le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna”. Quanto alla voluntary bis i termini si riapriranno il prossimo anno con una finestra che chiuderà il 31 luglio 2017, ma con possibilità di integrare la domanda e presentare i documenti fino al 30 settembre). Porte chiuse ai contribuenti che hanno già presentato istanza in precedenza. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016.

Equitalia, sconti ridotti per le multe

Come previsto, il forfait del 35% ipotizzato per regolarizzare il denaro contante è saltato. Il decreto fiscale ha operato una stretta sull’evasione Iva. Dal 2017 la trasmissione dei dati, attualmente annuale, diventa trimestrale. L’innovazione, si legge nella relazione tecnica al Dl, “comporterà un incremento di gettito dovuto sia al maggior stimolo alla compliance, tramite l’attività dissuasiva posta in essere dall’Agenzia delle Entrate, sia un incremento dovuto all’accelerazione delle somme riscosse tramite i controlli automatizzati”. Le imprese che dovranno sostenere spese extra per “l’adeguamento tecnologico” necessario alle comunicazioni telematiche trimestrali dei dati Iva potranno godere di un credito di imposta una tantum di 100 euro. Il credito è utilizzabile a decorrere dal primo gennaio 2018. L’onere per il bilancio dello Stato è quantificabile in 244 milioni di euro. Novità sui centri d’accoglienza. Le risorse destinate all’attivazione, la locazione e la gestione dei centri per stranieri irregolari sono incrementate di 600 milioni nel 2016. Inoltre ai Comuni che accolgono i richiedenti asilo è autorizzata la spesa di 100 milioni per il 2016 e l’istituzione di uno specifico fondo.

Perché le multe no?

La rottamazione parziale delle cartelle relative alle multe è stata scelta per limitare i possibili ricorsi davanti al Tar da parte dei Comuni. Nonostante sia vietato dalle nuove regole, molti Comuni continuano a far quadrare i loro bilanci iscrivendo come voci attive anche le multe che devono ancora incassare, compresi gli interessi e le sanzioni. La rottamazione, quindi, rischia di creare un buco nei loro conti, con la possibilità di un contenzioso con lo Stato, visto che non sono stati loro a introdurre gli sconti. La rottamazione parziale riduce il buco e il terreno di scontro.

Leggi sull’argomento: Sanatoria cartelle Equitalia, come funziona

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