Economia

Equitalia, le risposte alla rottamazione delle cartelle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-06-11

In arrivo le comunicazioni per chi ha richiesto la definizione agevolata. Le possibili risposte

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È partita la fase due della cosiddetta rottamazione di Equitalia che, come previsto dalla legge, sta inviando le comunicazioni con cui risponde ai contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata, partita a novembre 2016 e conclusa il 21 aprile scorso. Comunicazioni che – si legge in una nota di Equitalia – stanno arrivando per posta raccomandata o attraverso la posta elettronica certificata. E per guidare i contribuenti a comprendere meglio i dettagli e le dinamiche delle comunicazioni, ma anche per limitare al minimo i possibili errori, la società di riscossione pubblica sul proprio sito una pagina informativa che contiene anche alcune novità.

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Equitalia, la rottamazione delle cartelle (Il Messaggero, 11 giugno 2017)


‘Comunicazione somme dovute’, si chiama così la lettera che informa sull’accoglimento o l’eventuale rigetto della adesione, così come su possibili debiti che per legge non possono rientrare nella definizione agevolata, e quindi sugli importi da pagare e sulla data entro cui effettuare il pagamento. La comunicazione contiene anche i bollettini di pagamento in base alla scelta effettuata (da una ad un massimo di 5 rate), oltre al modulo per l’addebito in conto corrente. Copia della risposta potrà essere trovata dal 16 giugno nell’area riservata del sito della società di riscossione: un servizio – precisa la nota – voluto dai vertici della società di riscossione per andare incontro a quei cittadini che, per diversi motivi (vacanze, notifica postale non andata a buon fine, smarrimento della risposta inviata ecc.) non entreranno in possesso della comunicazione originaria.
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Il controllo e l’invio per la rottamazione delle cartelle Equitalia (La Repubblica, 2 aprile 2017)


Equitalia ha predisposto 5 comunicazioni per differenti tipologie di casi. La prima (AT – Accoglimento totale della richiesta) riguarda coloro che hanno un importo da pagare per i debiti “rottamabili” e non hanno invece nulla da pagare per eventuali debiti non “rottamabili”; una seconda tipologia (AP – Accoglimento parziale) riguarda quei contribuenti che hanno importi da pagare per debiti “rottamabili”, ma hanno anche debiti non “rottamabili”; il terzo caso-tipo (AD) per coloro che non devono pagare nulla né per i debiti “rottamabili”, né per eventuali debiti non “rottamabili”; ancora, un quarto tipo (AX) per quei contribuenti che hanno debiti “rottamabili” e non devono pagare nulla, mentre hanno un debito residuo da pagare per debiti non “rottamabili”; ultima tipologia (RI), riguarda le adesioni alla definizione agevolata che vengono rigettate in quanto i debiti indicati nella dichiarazione di adesione non sono “rottamabili” e quindi l’importo deve essere pagato senza agevolazioni. COME PAGARE. È possibile farlo presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a ITB e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul nostro portale e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa e, infine, direttamente ai nostri sportelli. Per aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente è necessario che la richiesta di attivazione del mandato, nel rispetto delle procedure e degli adempimenti previsti dal sistema interbancario, venga presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata.

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