Emilio Di Puorto: chi è l’italiano arrestato a Cadice

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-27

Secondo quanto i ragazzi hanno raccontato ai genitori, la rissa era esplosa già all’interno del locale, la discoteca Momart, intorno alle 6.30 di sabato mattina

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È scattato l’arresto per Emilio Di Puorto, 29 anni, di Napoli, uno dei quattro italiani coinvolti in una rissa all’esterno di una discoteca di Cadice, in Spagna, nella quale un trentenne spagnolo è rimasto gravemente ferito.  Sarebbe statolui a sferrare un calcio alla testa al ragazzo spagnolo, che era già a terra dopo aver ricevuto un pugno. Rilasciati gli altri tre italiani fermati: Nicola Iannetta,21 anni, Dario Bordoni, 25 anni, e Luca Maicon Vinicius Bellavia, 22 anni.

La scena si vede nel video shock pubblicato dal “Diario de Cadiz”, che mostrava la rissa sul lungomare. La vittima del pestaggio, il giovane di Cadice, è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Puerta del Mar, stazionario ma sempre grave. Di Puorto, scrive oggi Repubblica, “arriva tardi alla laurea in legge dopo aver interrotto gli studi per aprire un bar. Nei selfie appare con i pettorali su cui ha tatuato la data XIII VI MCMXC, 13 6 1990, e con un pitbull, frainteso simbolo di forza bruta, o mentre si allena con i pesi”.

Secondo quanto i ragazzi hanno raccontato ai genitori, la rissa era esplosa già all’interno del locale, la discoteca Momart, intorno alle 6.30 di sabato mattina, perché un giovane spagnolo avrebbe colpito al capo un italiano che era nel gruppo degli studenti dell’Erasmus. Il Corriere della Sera ha sentito Dario Bordoni:

Lui, Dario, giura di aver tirato soltanto quel pugno in faccia al suo avversario — quello che si vede nel video che ha fatto il giro del web —, nient’altro. E invece prende le distanze dalla parte finale del filmato, cioè il calcio in testa che l’altro ragazzo italiano sferra con violenza allo stesso tizio che lui ha steso con il pugno. Lo fa attraverso un messaggio sul suo profilo Instagram.

«Mi dispiace che questa storia abbia avuto una risonanza così grande» scrive Dario. «Ovviamente le immagini che si vedono fanno accapponare la pelle, però c’è da dire che prima di quei 35 secondi ci sono altri due minuti. Quindi non soffermatevi soltanto su quello che vogliono farvi vedere (parlo per il canto mio). Sul calcio del mio amico non posso proferire parola perché fortunatamente non è una cosa che mi appartiene»

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