Emanuela Orlandi e le altre ossa nella Nunziatura Apostolica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-07

Secondo diverse fonti, le ossa sarebbero state ritrovate venerdì 26 ottobre dalla Gendarmeria, e solo il lunedì successivo, intorno alle 17, sarebbe stata informata e coinvolta nell’indagine la polizia

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La polizia scientifica ieri è tornata a Villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica, ed ha trovato altre ossa:  una mandibola con alcuni denti che, da una prima analisi, sembrerebbe essere appartenuta a una persona con un’età tra i 25 e i 30 anni. Secondo diverse fonti, le ossa sarebbero state ritrovate venerdì 26 ottobre dalla Gendarmeria, e solo il lunedì successivo, intorno alle 17, sarebbe stata informata e coinvolta nell’indagine la polizia.

Emanuela Orlandi e le altre ossa trovate nella Nunziatura Apostolica

L’età dello scheletro metterebbe un punto sulla vicenda permettendo di escludere che appartenessero alle due ragazze scomparse a Roma tra maggio e giugno del 1983, a meno di non pensare che siano state portate successivamente e sempre in attesa del test del DNA che tra una settimana darà la certezza della situazione. Nei laboratori della Scientifica si sta analizzando anche il mucchietto di ossa trovato in un altro punto dell’appartamento che sembrerebbe essere più vecchio rispetto ai resti dello scheletro. C’è poi la questione del molare che potrebbe essere un dente del giudizio: anche questo darebbe una prova dell’estraneità del ritrovamento rispetto al caso Orlandi-Gregori.

emanuela orlandi nunziatura apostolica
La distanza tra l’ultimo luogo in cui è stata vista Emanuela Orlandi e la Nunziatura Apostolica

Se le ossa sono state trovate venerdì, cosa sia successo in quei tre giorni solo il Vaticano può dirlo. Quello che, ufficiosamente, circola è che il coinvolgimento della Polizia sia stato ritardato solo per consentire ad alcuni esponenti delle autorità vaticane di rientrare a Roma. Nel corso del sopralluogo, inoltre, gli investigatori hanno prelevato dei campioni del terreno: verranno sottoposti a tutta una serie di esami chimico-fisici per cercare di avere risposte sul deterioramento delle ossa e capire da quanto tempo si trovavano sotto il pavimento.

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