L’Ema lo ribadisce: “Nessun nesso provato fra trombosi rare e vaccino AstraZeneca”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-31

“La revisione in corso sulla sicurezza del vaccino anti-Covid di AstraZeneca non ha identificato alcun fattore di rischio specifico, come l’età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi della coagulazione”

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L’Ema è tornata a dirlo dopo l’ennesima sospensione – stavolta in Germania per gli unger 60 – del vaccino Astrazeneca (che da ieri si chiama ufficialmente Vaxzevria): “Non c’è nessun nesso causa-effetto dimostrabile tra la fiala anglo-svedese e le trombosi rare”. Lo ha sempre precisato, ma l’ha dovuto ribadire in due occasioni: inizialmente dopo la “sospensione in via precauzionale” decisa dai molti Stati europei, poi oggi. Proprio ieri in Germania le città di Berlino e Monaco avevano deciso di stoppare AstraZeneca per gli under 60. Oggi l’Ema ha espresso lo stesso concetto delle scorse volte: “Un nesso causale con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, per i casi di trombosi rare segnalati dopo la somministrazione, “non è dimostrato”, ma – continuano – “è possibile e ulteriori analisi stanno continuando”. Dall’Agenzia europea hanno poi fatto sapere che il comitato di farmacovigilanza Prac si riunirà oggi nell’ambito della revisione su questi episodi “molto rari di trombosi insolite associate a un basso numero di piastrine, in persone vaccinate con Vaxzevria”, dopo che “lunedì 29 marzo l’Ema ha convocato una riunione del gruppo di esperti” costituito “ad hoc per fornire ulteriori contributi alla valutazione in corso”. Al momento però “la revisione in corso sulla sicurezza del vaccino anti-Covid di AstraZeneca non ha identificato alcun fattore di rischio specifico, come l’età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi della coagulazione”, per gli “eventi molto rari” di trombosi anomale segnalate dopo la somministrazione del prodotto.

L’Ema: “Aggiornato il foglietto AstraZeneca su rischio remoto trombosi rare”

Dice l’Ema: “Come comunicato il 18 marzo, l’Ema ritiene che i benefici del vaccino di AstraZeneca nella prevenzione di Covid-19, con il pericolo associato di ospedalizzazione e morte, superino i rischi di effetti collaterali”. Ciò confermato, “maggiori informazioni e consigli per gli operatori sanitari e la popolazione sono disponibili nelle informazioni sul prodotto” rivolte sia al pubblico nel foglietto illustrativo sia ai sanitari nella scheda tecnica. E ancora: “Le persone vaccinate dovrebbero essere consapevoli della remota possibilità che si verifichino” episodi “molto rari” di trombosi anomale. “Se presentano sintomi indicativi di problemi di coagulazione, come descritto nelle informazioni sul prodotto”, i vaccinati “devono rivolgersi immediatamente a un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione”.

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