Edmondo Cirielli: il deputato positivo al Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-12

Cirielli (Fdi) non ha partecipato all’unica votazione tenutasi ieri nell’Aula della Camera, quella sullo scostamento di bilancio. Ma a fine febbraio ha partecipato ad una riunione del collegio dei questori

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Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e questore della Camera, è risultato positivo al test del Coronavirus SARS-COV-2 e a COVID-19. La notizia, data dall’agenzia di stampa ANSA, è stata confermata da Isabella Rauti ad Agorà. Cirielli (Fdi) non ha partecipato all’unica votazione tenutasi ieri nell’Aula della Camera, quella sullo scostamento di bilancio. Il questore di Montecitorio, secondo il resoconto della seduta di ieri, era in missione. Da quanto si apprende, a fine febbraio ha partecipato ad una riunione del collegio dei questori, alla quale erano presenti i vertici dell’amministrazione della Camera.

Edmondo Cirielli: il deputato positivo al Coronavirus

Cirielli ieri risultava in missione. Dopo la notizia della positività di Edmondo Cirielli, il deputato del Pd Stefano Ceccanti chiede che sia disciplinato il voto a distanza. “Ora che si e’ ammalato anche un questore della Camera, c’è ancora chi considera un’eresia la creazione di un diritto parlamentare dell’emergenza con voto a distanza, una commissione speciale per i decreti e altre innovazioni? L’ortodossia vera innova”, dice Ceccanti.

edmondo cirielli

Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Oms e consulente del ministero della Salute, durante la trasmissione Agorà su Raitre, dice che “E’ bene che ci cominciamo a abituare a una guerra lunga, la Sars che era meno contagiosa finì verso maggio-giugno. Questa è molto più contagiosa della Sars e io ho l’impressione che, se ci va bene e lavoriamo tutti insieme, dovremo arrivare all’estate”. Intanto l’Associazione Mondiale delle Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid), presieduta da Susanna Esposito, segnala che la letalità fino a 12 volte maggiore rispetto ad altri paesi, e comunque la più alta del mondo, per COVID-19 in Italia dipende in parte anche dall’eterogeneità dei trattamenti in tutto il territorio e la scarsa tracciabilità dei casi positivi asintomatici a cui non viene effettuato il tampone nonostante siano stati a stretto contatto con uno o più pazienti accertati, contribuendo in modo inarrestabile alla crescita del contagio. “Diagnosi precoce, isolamento e trattamento sono i cardini per tenere a bada l’epidemia. Ma la tracciabilita’ si rivela fondamentale”, dichiara Esposito, professore ordinario di Pediatria all’Universita’ di Parma. “I positivi asintomatici o paucisintomatici continuano a mantenere alta la circolazione del virus – continua – e recenti dati pubblicati su The Lancet dimostrano come la mediana dell’eliminazione virale sia di 21 giorni e non di 14 giorni. Ciò significa che una parte di positivi in Italia circola liberamente perché non sa di essere positiva e un’altra parte esce di casa ancora positiva dopo la quarantena domiciliare di 14 giorni perché nessuno controlla che il tampone si sia negativizzato. Ritengo sia corretto invitare la popolazione a stare a casa, ma non basta. E’ essenziale che ai contatti stretti di casi positivi sia effettuato il tampone per la ricerca di Covid-19, cosa che finora e’ avvenuta in una assoluta minoranza di situazioni. Medici, infermieri e operatori sanitari ogni giorno curano decine di malati COVID-19 positivi senza alcun tipo di controllo. Lo stesso vale per i familiari di casi positivi che non presentano alcun sintomo, ma che in realtà possono essere infetti da Covid-19 e continuare a contagiare. Inoltre, molto importante è rivedere, e continuamente aggiornare a seconda delle evidenze progressivamente disponibili, la modalità di trattamento, che ad oggi risulta essere differente tra un Centro e l’altro”.

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