Gli ululati razzisti contro Dumfries durante Lazio-Inter | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-17

Un uomo presente nella curva della Lazio durante il match di ieri contro l’Inter è stato sorpreso dalle telecamere mentre rivolgeva ululati razzisti nei confronti del calciatore neroazzurro Denzel Dumfries

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Nel finale incandescente del match di ieri pomeriggio tra Lazio e Inter è andato in scena anche l’ennesimo episodio di razzismo. Un caso isolato, che ha riguardato uno specifico tifoso biancoceleste, ripreso dalle telecamere mentre fa il verso della scimmia rivolgendosi a Denzel Dumfries, difensore olandese dei neroazzurri.

Dumfries aveva appena commesso un fallo, sbracciando verso un avversario, e stava lievemente protestando con l’arbitro Massimiliano Irrati: dalla telecamera frontale che mostrava il replay dell’azione si vede nitidamente il razzista sullo sfondo che si agita, si sporge in avanti e rivolge ululati al calciatore nero. Gli animi della gara erano particolarmente caldi in quel momento, perché l’azione del gol del vantaggio della Lazio siglato da Felipe Anderson era partita sfruttando il fatto che un difensore dell’Inter, Federico Di Marco, si trovava temporaneamente a terra. I neroazzurri, in possesso di palla, avevano comunque attaccato e si sarebbero aspettati che a mettere palla fuori sarebbero stati gli uomini di Sarri, che però hanno continuato a giocare come fatto dagli avversari e sono andati a segnare. Dopo la rete è nata una rissa che ha visto protagonista lo stesso Dumfries, che ha afferrato per il collo l’autore del gol e sembrava intenzionato a colpirlo con un pugno.

Sui social sono moltissimi gli utenti che chiedono la radiazione dagli stadi per il protagonista del gesto, come accadde per un caso simile durante Juventus-Milan: un uomo nella curva bianconera registrò un video in cui insultava e discriminava pesantemente Mike Maignan, portiere francese dei rossoneri. Grazie alle telecamere di sorveglianza dell’Allianz Stadium di Torino, fu possibile individuarlo e imporgli il Daspo. Per lui, dopo l’identificazione da parte degli uomini della Digos, scattò anche la denuncia per istigazione all’odio razziale. Si scusò il giorno dopo: “Avevo bevuto un po’ troppo, ero fuori di me. Non sono mai stato razzista, ho fatto una cosa orrenda e indifendibile. Vorrei incontrare Maignan per scusarmi di persona”.

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