Opinioni
I dubbi del candidato M5S (Gianluca Corrado) sul codice della candidata M5S (Virginia Raggi)
dipocheparole 19/05/2016
Gianluca Corrado, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Milano, ha “dubbi” sul codice di comportamento firmato dalla candidata sindaca del suo stesso partito a Roma Virginia Raggi. Lo dice lo stesso Corrado nel corso di un forum con i giornalisti dell’ANSA: “C’è chi sostiene sia stato imposto dallo staff e c’è chi sostiene sia […]
Gianluca Corrado, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Milano, ha “dubbi” sul codice di comportamento firmato dalla candidata sindaca del suo stesso partito a Roma Virginia Raggi. Lo dice lo stesso Corrado nel corso di un forum con i giornalisti dell’ANSA: “C’è chi sostiene sia stato imposto dallo staff e c’è chi sostiene sia stato deciso dal gruppo locale. Non ho parlato con Virginia Raggi, non so da dove sia emerso, ma credo sia stato deciso dai gruppi locali – ha aggiunto Corrado -. È evidente che abbiamo un problema di infiltrazioni nelle liste, c’è tantissima gente che prova ad avvicinarsi sotto elezioni alle nostre liste con la volontà di danneggiare il movimento dall’interno. È probabile che sia stato fatto per arginare problemi di questo tipo che noi oggettivamente abbiamo a Roma in maniera particolare”. EDIT 18,33: Corrado ha successivamente smentito il lancio ANSA; in calce all’articolo trovate la smentita.
In realtà il codice di comportamento di Roma non è inedito e una clausola molto simile c’è anche in quello di Torino (ne abbiamo parlato qui). A Torino “non useremo quel modello. Per fortuna il nostro territorio è autonomo”, aveva detto alla Stampa Chiara Appendino, candidato sindaco alle comunali del capoluogo piemontese per il Movimento 5 stelle, commentando il Codice Roma. “Torino uscirà venerdì con un bando pubblico per la ricerca degli assessori”, spiegava. “Un metodo coraggioso e innovativo, perché faremo conoscere agli elettori i nomi della Giunta prima del voto, a mano a mano che li avremo selezionati. Si tratta di una metodologia tanto banale, quanto disattesa dalla politica e dalla prassi dei partiti, che affidano le poltrone sulla base delle percentuali elettorali, con il manuale Cencelli”. “Stiamo ragionando a un codice etico, che uscirà insieme al bando”, aggiungeva. “Un impegno di fedeltà e condivisione del programma, sul modello di quello che sottoscrissi io nel 2011 quando mi candidai a consigliera comunale”. Su eventuali multe “non so ancora dare una risposta, ci confronteremo in assemblea a breve. Per quanto riguarda gli assessori non ha senso: il loro rapporto con il sindaco è fiduciario, è ovvio che se viene meno la fiducia non ha senso andare avanti. Il codice etico chiederà loro l’impegno a sottoscrivere il programma, non si fa nessun riferimento a sanzioni o a danni d’immagine”. Ma Repubblica ha invece pubblicato qualche tempo fa un ritaglio da un codice di comportamento che prevede una multa di duemila euro per ogni mese di tradimento: 120mila euro in totale se l’eletto esce all’inizio del suo mandato.
Il codice è tra l’altro simile nella formulazione a quello di Garbagnate, sottoscritto nel 2012: vale ovviamente il ragionamento fatto sopra per quello di Roma. Ovvero che sarà difficile riscuotere.
EDIT: Gianluca Corrado precisa su Facebook il senso della sua affermazione: