Drusilla Foer alle prese con l’assurda ricetta del giorno dopo: “C’è un suo figlio che può tradurre?” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-09

La “ricetta del giorno dopo” sbarca a “L’almanacco del giorno dopo”. E Drusilla Foer usa il classico sempre verde “castigat ridendo mores” su una delle mode della televisione italiana

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La tendenza è ormai segnata da anni: ogni emittente televisiva ha almeno un approfondimento culinario al giorno. Facendo zapping, infatti, capita spesso di imbattersi in talent show di cucina, gare, concorsi o meri approfondimenti in cui vengono fornite – quotidianamente – vecchie e nuove ricette da cucinare e mettere in tavola. E Drusilla Foer ha voluto ironizzare su tutto ciò con la gag sulla “ricetta del giorno dopo” nel corso della terza puntata del suo “Almanacco del giorno dopo”.

Drusilla Foer ironizza sulle ricette di cucina in televisione

Se nelle prime due puntate Drusilla Foer ha lasciato spazio al ricordo (anche commosso) di Raffaella Carrà – in compagnia di Topo Gigio per rinverdire i fasti di Canzonissima – e di Corrado Mantoni, mercoledì è passata a un’arguta critica ironica sul sovrappopolamento televisivo delle trasmissioni che si occupano di cucina. In “collegamento” infatti c’era “Lilla”, una cuoca impegnata nella preparazione di una ricetta “nova nova”: il tiramisù.

E da lì inizia la descrizione di questa ricetta del giorno dopo, con la signora “Lilla” che inizia a utilizzare termini non molto consoni al nuovo vocabolario culinario portato in auge dalle varie trasmissioni televisive: “Metti lo zucchero cuscì, non più di questo. Cuscì, cuscì… Poi dopo smucìni, smucìni, smucìni, smucìni, smucìni, smucìni”. Insomma, non proprio terminologie da Masterchef e dei loro severi giudici.

Parole a caso, prima dell’intervento ironico di Drusilla Foer: “C’è un suo figlio che può tradurre quello che dice??? Che vuol dire ‘smucìni’?”. Poi una escalation di follia culinaria da parte di “Lilla” che – di fatto – non dà mai precise indicazioni sul procedimento per realizzare e comporre il tiramisù, non mostrando neanche il risultato finale di quel piatto. Quella ricetta del giorno di cui si è capito solamente un aspetto: per un buon tiramisù serve saper smucinare. Con buona pace del galateo linguistico della cucina italiana.

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