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Draghi non ha alcuna intenzione di cedere alle richieste di Salvini sul governo

neXtQuotidiano 31/01/2022

La richiesta di un rimpasto di governo con la sostituzione di Luciana Lamorgese e un fondo da 30 miliardi per le bollette. Ma da Palazzo Chigi arriva un secco no

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Dopo una settimana in cui la politica partitica ha dato il peggio di sé, risolvendo la situazione di stallo puntando sull’usato si curo (seppur obtorto collo e per mero spirito di sacrificio verso la Repubblica da parte di Sergio Mattarella), il Consiglio dei Ministri torna a riunirsi a Palazzo Chigi. In agenda ci sono le nuove misure sanitarie, ma anche i piani futuri e futuribili che riguardano la ripresa economica e quello spettro chiamato PNRR lasciato in sospeso nell’ultimo mese per “colpa” dell’elezione del nuovo (poi “vecchio”) Capo dello Stato. E si segnalano tensioni tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini.

Draghi-Salvini, le richieste del leghista respinte al mittente

Per accelerare dopo il momento di pausa causa Colle, il capo del governo sembra essere intenzionato a intensificare il lavoro dell’esecutivo: come riporta Il Corriere della Sera, la prima mossa potrebbe esser quella di passare da uno a due Consigli dei Ministri alla settimana. Perché la carne sul fuoco e molta. Prima, però, ci sono da sciogliere tutti i nodi venuti al pettine dei partiti (all’interno e all’esterno della folta chioma che sembra essere meno fluente rispetto a qualche mese fa) prima, durante e dopo l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale.

Perché già da settimane, come spiega Ilario Lombardo su La Stampa, il leader della Lega sta proseguendo il suo pressing sul caro bollette, chiedendo di istituire un maxi-fondo da 30 miliardi di euro per contenere il costo di elettricità e gas. Mario Draghi, però, non è assolutamente d’accordo con questa richiesta che comporterebbe una notevolissima spesa extra-budget da parte dello Stato.

Niente di più lontano dai piani del premier. A Palazzo Chigi provano a minimizzare la proposta di Salvini, ma il senso delle risposte va sempre nella stessa direzione: ci sono già stati tre interventi ravvicinati per abbattere i costi delle bollette e 30 miliardi sono una cifra enorme, di fatto una finanziaria, che andrebbe contrattata con l’Europa.

Il segretario del Carroccio, che ancora si sta leccando le ferite dopo quanto accaduto la scorsa settimana con l’elezione del Presidente della Repubblica, starebbe provando a coinvolgere anche Giancarlo Giorgetti nella trattativa con il Presidente del Consiglio. Lo stesso ministro leghista, però, sembra essere ai ferri corti con il suo segretario. E questa tensione è stata notata anche da Draghi che stima, e non poco, il suo capo del dicastero dello Sviluppo Economico.

Rimpasto? Assolutamente no

Ma le tensioni Draghi-Salvini si spostano anche su un altro campo. Come già riportato nelle scorse settimane, il segretario della Lega ha chiesto al Presidente del Consiglio la sostituzione di alcuni ministri. Nel suo mirino, da sempre, c’è Luciana Lamorgese che – secondo i piani del leader del Carroccio – dovrebbe, come spiega La Repubblica, essere sostituita dal prefetto Matteo Piantadosi. Ma anche questa richiesta sarà rispedita a via Bellerio: il capo del governo non ha alcuna intenzione di cambiare la sua squadra e, soprattutto, non vuole cedere ad alcun veto mosso dai partiti. Da nessun partito. Perché se la situazione nel centrodestra è deflagrata nei giorni scorsi, anche il MoVimento 5 Stelle non gode di ottima salute: le tensioni tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte sono sempre più evidenti. E mentre Partito Democratico e Forza Italia veleggiano spediti nel sostegno all’esecutivo, anche tra i pentastellati è tempo di riflessioni interne. Ma Mario Draghi vuole che tutto ciò resti fuori da Palazzo Chigi, perché la ripresa economica, la fine della pandemia e il PNRR sono le priorità del Paese.

(Foto IPP/Gioia Botteghi)

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