“Siete pronti a un nuovo patto di fiducia, rispondete agli italiani”: Draghi inchioda il Senato alle sue responsabilità

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-20

Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato chiede ai parlamentari di ricostruire il “patto di fiducia” strappato sul dl Aiuti: “La risposta dovete darla a tutti gli italiani”

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In attesa di capire quanto ampia sarà la maggioranza a sostegno del suo esecutivo e se lo strappo del Movimento 5 Stelle sul dl Aiuti rientrerà appieno, Mario Draghi ha parlato in Senato dove al termine del dibattito ci sarà un voto di fiducia sul governo. Giuseppe Conte, leader pentastellato che ha causato l’incidente parlamentare che ha portato all’attuale empasse, ha seguito le parole del premier dagli uffici del partito, e non si è confrontato con lui nella mattinata. “L’unica strada è ricostruire daccapo questo patto” di fiducia che teneva insieme la maggioranza, “con coraggio, altruismo e credibilità: a chiederlo sono soprattutto gli italiani”. Così il premier ha fatto riferimento alle “manifestazioni senza precedenti” per il proseguo del governo che ci sono state in questi giorni “e che è impossibile ignorare”. Ne ha citate “due in particolare”, quella di “2.000 sindaci abituati a confrontarsi quotidianamente con i problemi del territorio” e quella degli “eroi della pandemia”.

“Siete pronti a un nuovo patto di fiducia, rispondete agli italiani”: Draghi inchioda il Senato alle sue responsabilità

“Purtroppo, con il passare dei mesi”, ha riconosciuto il presidente del Consiglio, alla “domanda di coesione che arrivava dai cittadini le forze politiche hanno opposto un crescente desiderio di distinguo e divisione. Le riforme del Consiglio Superiore della Magistratura, del catasto, delle concessioni balneari hanno mostrato un progressivo sfarinamento della maggioranza sull’agenda di modernizzazione del Paese. In politica estera, abbiamo assistito a tentativi di indebolire il sostegno del Governo verso l’Ucraina, di fiaccare la nostra opposizione al disegno del Presidente Putin. Le richieste di ulteriore indebitamento si sono fatte più forti proprio quando maggiore era il bisogno di attenzione alla sostenibilità del debito. Il desiderio di andare avanti insieme – per Draghi – si è progressivamente esaurito e con esso la capacità di agire con efficacia, con “tempestività”, nell’interesse del Paese”. Ha poi menzionato alcuni dei 9 punti menzionati da Giuseppe Conte per rinsaldare il rapporto con il M5S, come il salario minimo e la riforma del reddito di cittadinanza (“è importante ma può essere migliorato). Un modo per rilanciare la palla ai partiti: “Siamo qui, in quest’aula, oggi, a questo punto della discussione, perché e solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Siete pronti a un nuovo patto di fiducia? Questa risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani”. Perché “tutto questo richiede un Governo che sia davvero forte e coeso e un Parlamento che lo accompagni con convinzione, nel reciproco rispetto dei ruoli. All’Italia non serve una fiducia di facciata, che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi”.

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