La doppia vita della noce moscata

Tra tutte le spezie che si usano in cucina la noce moscata è quella che nasconde i segreti più terribili e una delle storie più affascinanti. Ce lo ha raccontato Deborah Blum sul New York Times qualche giorno fa. Negli USA, come in Italia, la noce moscata è una spezia particolarmente utilizzata durante il periodo natalizio perché, tra le altre cose, viene aggiunta ad una delle bevande tipiche del Natale (e del giorno del Ringraziamento): l’eggnog, ovvero il liquore allo zabaione. Ogni anno in questo periodo c’è quindi almeno un giornale anglosassone che pubblica un pezzo di approfondimento sull’argomento. E siccome è una spezia con una storia davvero affascinante anche NeXt inaugura la tradizione natalizia degli articoli sulla noce moscata.
LA STORIA DELLA NOCE MOSCATA
La noce moscata non è una spezia come tante, anche se condivide in parte le vicende di altre spezie considerate assai preziose. La noce moscata, che è il seme dell’albero tropicale myristica fragrans , è arrivata in Europa durante il Medioevo ma era già nota (e commerciata) in Medio Oriente e nella penisola arabica già da parecchi secoli. Gli Arabi commerciavano noce moscata con la Repubblica di Venezia e fu proprio un embargo commerciale da parte degli Ottomani a costringere le potenze occidentali a cercare nuove rotte commerciali. La zona di produzione all’epoca era l’arcipelago delle
UN SPEZIA MAGICA
Non solo la storia commerciale della noce moscata è insanguinata, ma anche la storia dei suoi utilizzi ha parecchi punti oscuri. L’importanza data a questa spezia non è dovuta solo al fatto di essere stata per molti secoli estremamente rara e difficile da reperire, ma anche alle proprietà che si riteneva avesse. Ad esempio durante le epidemie di peste che flagellarono il Vecchio Continente si credeva che la noce moscata fosse in grado di tenere lontano il morbo. Ma oltre ai presunti poteri benefici e salvifici della noce moscata erano all’epoca noti anche quelli venefici e intossicanti. In quantità eccessive la noce moscata può in effetti essere velenosa e come ogni adolescente ha imparato dagli amici del fratello maggiore la noce moscata ha anche un’altra leggendaria proprietà: è una droga allucinogena. WOW. In realtà anche qui bisogna sfatare un mito (arrivato quasi intatto fino ai giorni nostri grazie anche ai racconti di William Borroughs e Malcom X): la noce infatti contiene una molecola psicoattiva, chiamata myristicina, la cui struttura chimica è simile a quella di droghe come mescalina, anfetamine o ecstasy. Il problema è che NON FUNZIONA, e se funziona è necessario assumerne quantità industriali, al punto che è tossica. Niente sballo natalizio, però se volete provare ci sono dei comodi e pratici tutorial sull’Interwebs.
Mi raccomando, don’t try this at home, soprattutto non sotto l’albero di Natale, raga.
Foto copertina: wikipedia.org