Domenica Catalfamo: l’assessora della Regione Calabria indagata per concorso esterno in associazione mafiosa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-28

Nominata assessore da Jole Santelli (Forza Italia), oggi Domenica Catalfamo è in giunta regionale assieme al capitano “Ultimo” Sergio De Caprio. Per gli inquirenti, però, potrebbe avere favorito le famiglie mafiose reggine

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L’assessora alle Infrastrutture della Regione Calabria, Domenica Catalfamo, è indagata non solo per corruzione, ma anche per concorso esterno con la ’ndrangheta. Lo scrive oggi Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Lucio Musolino tornando sull’inchiesta della Dda che ha portato all’amministrazione giudiziaria le società Avr e Ase. Tra loro 8 amministratori del Comune di Reggio Calabria, del Consiglio comunale, della Città Metropolitana, del Consiglio regionale ed ex Provinciale e del Comune di Taurianova ai quali sono contestati reati contro la Pa per indebite pressioni per l’assunzione di personale segnalato.

Con l’inchiesta “Helios ”, la Dda di Reggio sta scardinando i rapporti tra la politica e la società Avr che si occupa della raccolta dei rifiuti, per conto del Comune, e della manutenzione delle strade in tutta la provincia. Per la città metropolitana, la dirigente Catalfamo era il responsabile del progetto per i lavori della strada Gallico-Gambarie. Probabilmente a causa di quell’appalto, di 43 milioni di euro, i pm l’hanno iscritta nel registro degli indagati per concorso esterno. I carabinieri stanno approfondendo il tentativo della ’ndrangheta di infiltrare l’Avr che –scrivono – “ha concesso assunzioni di soggetti sponsorizzati dalla politica e affidato lavori a ditte gradite dalla criminalità organizzata”.

domenica catalfamo

Il quadro è inquietante. Nominata assessore da Jole Santelli (Forza Italia), oggi Domenica Catalfamo è in giunta regionale assieme al capitano “Ultimo” Sergio De Caprio. Per gli inquirenti, però, potrebbe avere favorito le famiglie mafiose reggine. Il sospetto vale anche per l’amministratore unico della società Claudio Nardecchia, un imprenditore romano noto in Calabria e in Toscana. Non è un caso che i carabinieri considerano di “interesse operativo ” un messaggio da lui ricevuto nel maggio 2015 quando è stato “invitato a un incontro con Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio”. L’incontro alla fine non c’è stato, ma i tanti omissis nelle informative lasciano intendere che l’inchiesta “He l i o s ”potrebbe allargarsi sul fronte dei rapporti con le cosche. Sono già chiari, invece, i “benefit ” che l’assessore Catalfamo ha ricevuto dall ’Avr. “Un foulard di Dior per Mimmuzza tua”. Era il regalo di Natale che una dipendente dell’azienda ha ritirato su richiesta di Nardecchia.

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