Chi è Doha Zaghi, in arte Lady Dominique, e perché Calenda ha ritirato la sua candidatura a Como

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-09

Il leader di Azione Carlo Calenda ha ritirato la candidatura di Doha Zaghi, sex worker che realizza e vende contenuti video a sfondo sessuale, in alcuni casi blasfemi: “Se si trattasse di fatti privati nulla questio, ma direi che non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione”

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La candidatura di Doha Zaghi per il Consiglio comunale di Como nelle liste di Azione sta creando non poche grane a Carlo Calenda. Nella lista di “Agenda Como 2030”, composta da Italia Viva, Azione, +Europa e Volt, schierata a sostegno delle candidata sindaca di centrosinistra Barbara Minghetti, l’indicazione biografica di Zaghi è: “Imprenditrice digitale e performer, 31 anni”. Nel dettaglio, la donna è una sex worker, che crea e vende contenuti erotici online sotto lo pseudonimo di “Lady Demonique”. Ad oggi la posizione del leader di Azione è quella che si legge nel suo ultimo tweet sulla vicenda: “Come ovvio non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Se si trattasse di fatti privati nulla questio, ma direi che non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione”.

Chi è Doha Zaghi, in arte Lady Dominique, e perché Calenda ha ritirato la sua candidatura a Como

Parole che arrivano in risposta a presunte scene di blasfemia nei video della donna e che sembrano una chiusura definitiva al suo futuro in politica. Zaghi ha provato a portare avanti la sua battaglia su Facebook: “La mia candidatura è un segnale per capire realmente se abbiamo le palle di vivere senza pregiudizi, sessismo e avvicinarci a quell’Europa e a quell’America tanto ammirata. In caso contrario l’Italia sarà solo la provincia dell’Arabia Saudita”. “I filmati blasfemi – ha aggiunto – li realizzo non certo perché mi rispecchiano. Io non bestemmio nella vita. Quei video li realizzo per lavoro perché è un genere che mi viene richiesto da molti uomini, anche da preti”. Ha cominciato ad appassionarsi alla politica e a muovere i primi passi già al liceo: “Poi ho smesso perché non c’era nessuno nel quale potessi riconoscermi. Ora c’è Carlo Calenda con Azione, l’unico partito al quale mi sento davvero affine. È un partito liberista ed europeista”, spiega in un’intervista alla Provincia di Como. “Non sono una pornostar – aggiunge – e comunque anche di pornostar ce ne sono già state in politica, da Moana Pozzi a Cicciolina. Sono solo pregiudizi”. A breve dovrebbe terminare gli studi universitari in Scienze del Turismo.

La difesa della candidata Minghetti e di +Europa

La candida sindaca Barbara Minghetti difende la sua presenza in lista: “Doha ha contribuito con serietà e ricchezza di proposte al nostro lavoro sul programma. Capisco il bisogno di colorare la campagna elettorale, ma sarebbe bello che nel 2022 ci concentrassimo su cose serie”. E anche la lista Agenda Como le ha espresso solidarietà: “Le scelte delle persone nella loro vita privata appartengono a un’altra sfera rispetto all’esercizio costituzionale dei diritti politici. E non devono certo impedire di portare un contributo costruttivo alla comunità civile cui apparteniamo. Questo significa essere liberali”. Giordano Masini, coordinatore della segreteria di +Europa, fa notare come la sua presenza potrebbe l’occasione per parlare finalmente anche di sex workers, argomento ancora tabù in Italia: “La candidatura di Doha Zaghi nella lista Como 2030, che +Europa sostiene alle amministrative di Como, non ci sembra una notizia né tantomeno in sé uno scandalo. Il sex work è un ambito lavorativo e come tale deve essere trattato, non solo in termini di pubblica opinione ma anche attraverso un impianto normativo che garantisca alle operatrici e agli operatori tutele, garanzie e diritti, evitando i rischi insiti nella clandestinità. Ci uniamo quindi alla solidarietà espressa nei suoi confronti da parte della candidata sindaca Barbara Minghetti e della lista Como 2030, e ci auguriamo che il confronto pubblico in vista delle elezioni amministrative si concentri sui programmi politici”.

 

(immagine di copertina: Facebook Azione Como)

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