Il documento scomparso nella trattativa tra Grecia ed Europa

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-02-18

La Grecia ripropone il piano Moscovici che Varoufakis aveva reso pubblico in conferenza stampa. Il documento prevede l’estensione solo di parte del programma di aiuti finanziari con le relative condizioni

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Non si tratta di una resa, come hanno annunciato ieri i telegiornali italiani. La Grecia tratta, e usa, per la trattativa, il piano Moscovici. Ovvero il documento sottoposto dal commissario UE agli Affari Economici che era stato sottoposto a Varoufakis prima dell’Eurogruppo ed era poi scomparso dalle discussioni quando l’Europa aveva proposto un altro accordo a Tsipras. I greci avevano approfittato della successiva conferenza stampa per rendere pubblico il documento di due pagine nel frattempo sparito dalla trattativa. Secondo la rete televisiva Antenna e altri media, il governo di Atene presenterà oggi a Bruxelles una richiesta di proroga di sei mesi dei finanziamenti in base al documento sottoposto ieri al ministro delle Finanze ellenico Yanis Varufakis dal commissario agli affari economici Pierre Moscovici. La proposta, sempre secondo i media, dovrà essere quindi esaminata dall’Eurogruppo e, qualora sarà ritenuta compatibile con le condizioni poste alla Grecia dall’Eurogruppo di ieri, venerdì verrà convocata un’altra riunione dello stesso organismo che dovrà decidere di conseguenza.

varoufakis moscovici accordo
La prima pagina del documento sottoposto da Moscovici a Varoufakis, poi ritirato dall’UE

IL DOCUMENTO SCOMPARSO NELLA TRATTATIVA TRA GRECIA ED EUROPA
Il documento prevede l’estensione solo di parte del programma di aiuti finanziari con le relative condizioni, e la Grecia punta a firmarlo venerdì dai ministri finanziari della zona euro. Ed è una bozza diversa da quello tirato fuori dall’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ricalcava invece la posizione di Wolfgang Schaeuble. Spiega Ivo Caizzi sul Corriere:

«Non c’èun poliziotto buono e un poliziotto cattivo — ha detto Moscovici—. Non c’è un documento e uno alternativo. Ci sono contributi all’accordo complessivo. Ci deve essere un margine di flessibilità, spazio per la politica». Lo scontro a Bruxelles tra Atene e Berlino appare infatti politico. L’Eurogruppo accetterebbe le richieste tecnico-finanziarie elleniche (una decina di miliardi per arrivare all’estate, riduzione dell’impegno di avanzo primario all’1,5%, sei mesi per concordare un piano di rilancio dell’economia con Ue e Germania).
Ma Schäuble esclude che un governo di estrema sinistra anti austerità possa uscire con una vittoria politica, anche solo parziale, opponendosi alla linea del rigore finanziario imposta in Europa dalla cancelliera tedesca di centrodestra Angela Merkel.
A Berlino vogliono evitare un pericoloso precedente per gli altri Paesi membri con alto debito e di favorire l’ascesa dei movimenti anti austerità, come già sta avvenendo in Spagna con Podemos. Al momento nessuno si sente di rischiare le conseguenze di un’uscita della Grecia dalla moneta unica. Le banche greche stanno sollecitando la Banca centrale ellenica a trovare ulteriore liquidità al più presto per arginare la corsa agli sportelli provocati dal rischio di fallimento delle trattative all’Eurogruppo. Spuntano anche ragioni con una matrice geopolitica.
All’Ecofin si è saputo che l’amministrazione Usa resta in continuo contatto con Atene verosimilmente per evitare un eventuale ricorso di Tsipras agli aiuti finanziari offertigli dalla Russia e dalla Cina, qualora decidesse di uscire dalla moneta unica.

MA LA GERMANIA NON CI STA
Ma la Germania non ci sta. Il Governo greco di Alexis Tsipras non ha fornito “il minimo accenno di risposta” su come intende risolvere i problemi della Grecia e questo “non va assolutamente bene”, ha detto il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che parlando alla tv pubblica tedesca Ard ha affermato: “dire soltanto che adesso abbiamo bisogno di piu’ soldi, non faremo piu’ niente e insultare gli altri non va bene affatto”. Schaeuble ha aggiunto di non sapere se Atene “intenda domandare un’estensione” del finanziamento europeo, come indicato da fonti del Governo di Atene. “Abbiamo detto che vogliamo vedere qualcosa di concreto, in bene o in male, ma che faccia fede. Non l’abbiamo visto lo scorso mercoledi’ (in occasione della riunione dell’Eurogruppo ndr) e non l’abbiamo visto ieri sera (in un’altra riunione dei ministri delle Finanze di Euroalndia ndr)”, ha concluso il ministro tedesco. Ieri il premier ellenico, Alexis Tsipras, ha annunciato per venerdì le prime misure “sociali” di lenimento dell’austerità, opposte allo spirito del programma siglato a suo tempo da Atene.

Leggi sull’argomento: Il giallo dell’accordo per salvare la Grecia scomparso

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