L’Italia non è l’Australia: Djokovic potrà giocare gli Internazionali di Roma, anche senza vaccino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-17

Lo ha confermato la sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali

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Il suo no al vaccino, confermato anche nei giorni scorsi, non gli precluderà la possibilità di partecipare ai prossimi Internazionali di tennis di Roma. Novak Djokovic, dunque, potrebbe partecipare al torneo in programma – nella capitale – dall’8 al 16 maggio, pur senza immunizzazione. Lo ha confermato Valentina Vezzali, sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport nel governo guidato da Mario Draghi.

Djokovic potrà partecipare agli Internazionali di Roma anche senza vaccino

“Nel singolo all’aperto non è previsto il green pass rafforzato e dunque Djokovic, se vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo senza alberghi o ristoranti, ma potrà giocare. Dobbiamo anche considerare che dal 31 marzo, a seconda del calo della curva epidemiologica, si dovrebbe avere la fine dello stato di emergenza e la situazione andrà valutata bene”. Le date sono importanti, dunque, ma non rappresenteranno un vincolo per la partecipazione del tennista serbo – numero uno nel ranking ATP – ai prossimi Internazionali di Roma.

In attesa di capire se lo status quo attuale rimarrà in vigore anche per il prossimo Roland Garros, dunque, Djokovic è sicuro di poter partecipare al torno su terra rossa che precede, di una sola settimana, l’Open parigino. Ovviamente, stando alle regole attuali vigenti in Italia, il tennista serbo non potrebbe alloggiare in hotel o frequentare ristoranti nella capitale. Ma questo sembra essere più un problema personale accessorio, visto che questa normativa potrebbe essere aggirata soggiornando in altri luoghi esterni alle strutture alberghiere.

Le norme italiane, dunque, si confermano meno stringenti rispetto a quelle di molti altri Paesi sparsi nel mondo. L’Australia, per esempio, ha dimostrato di avere una legge molto più restrittiva nei confronti di chi ha deciso di non partecipare alla campagna di immunizzazione anti-Covid. Lì per Djokovic arrivarono le porte chiuse, anche al termine di una settimana di polemiche sul suo visto e sul suo certificato di esenzione vaccinale. In Italia, invece, anche stando ai decreti legge attualmente in vigore, per lui le possibilità di giocare non sono precluse.

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