I dispersi dell'attentato alla Manchester Arena

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-05-23

Molti sono ancora i dispersi dell’attentato alla Manchester Arena, dove un kamikaze si è fatto esplodere dopo il concerto di Ariana Grande causando 19 morti e 60 feriti. Molte sono anche le foto fake che girano di falsi dispersi

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Molti sono ancora i dispersi dell’attentato alla Manchester Arena, dove un kamikaze si è fatto esplodere dopo il concerto di Ariana Grande causando 19 morti e 60 feriti. Molte sono anche le foto fake che girano di falsi dispersi, soprattutto su Twitter.  Almeno otto persone risultano disperse, scrive il quotidiano locale Manchester Evening News sulla sua edizione online. Il giornale riporta i nomi dei dispersi. Si tratta della 17enne Chloe Rutherford e del 19enne Liam Curry, del 29enne Martyn Hett, delle scozzesi Laura MacIntyre ed Eilidh MacLeod, di Courtney Boyle e Philip Tron, e della 15enne Olivia Campbell.
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La polizia e i soccorsi hanno segnalato una serie di numeri di telefono che si possono chiamare per avere informazioni più dettagliati sui dispersi.
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Molti sono i tweet di persone che scherzano, segnalando bambini spariti con foto rubate da altri contesti.
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O veri cialtroni, come quello che vedete qui sotto:
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L’identità delle vittime non è stata resa nota e si teme siano soprattutto ragazzini. La premier britannica Theresa May ha sospeso la campagna per le elezioni anticipate nel Regno Unito in calendario il prossimo 8 giugno. Oggi alle nove presiederà a Londra il comitato di emergenza per la sicurezza, ‘Cobra’. Quello di Manchester si profila come l’attentato terroristico più sanguinoso nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portata a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone lasciando in terra 700 feriti. Lo scorso 22 marzo un attentatore si è lanciato con l’auto contro la folla sul ponte di Westminster, uccidendo 4 persone. Poi è uscito dall’auto colpendo a morte un agente di polizia prima di cadere sotto il fuoco delle forze dell’ordine. Il dipartimento di Stato americano ha detto che sta monitorando “da vicino” la situazione a Manchester e ha offerto agli “amici ed alleati” britannici tutto il supporto necessario.

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