Manchester Arena: l'attentato dopo il concerto di Ariana Grande

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-05-23

22 morti e sessanta feriti da una bomba con chiodo alla fine del concerto. Un kamikaze si è fatto esplodere nell’area del foyer, mentre i giovani, soprattutto teenager, stavano lasciando l’auditorium

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Un attentato alla Manchester Arena alla fine di un concerto di Ariana Grande ha causato 22 morti e 60 feriti. Secondo la CNN un kamikaze si è fatto esplodere nell’area del foyer, mentre i giovani, soprattutto teenager, stavano lasciando l’enorme auditorium da 21.000 posti. Anche la BBC parla di un attacco suicida.

Manchester Arena: l’attentato dopo il concerto di Ariana Grande

Tutto è avvenuto verso le 22:30 di ieri sera ora locale, subito dopo la fine di un concerto di Ariana Grande – pop star americana 24enne – quando un boato ha scatenato il panico fra gli spettatori. La struttura, la più grande arena indoor d’Europa, era affollata soprattutto di giovani e giovanissimi. In un primo momento si è parlato di due o più deflagrazioni, poi ne è stata confermata una sola, individuata nella zona del foyer, non lontano dalle biglietterie, subito fuori dall’area degli spalti. In un video girato dall’esterno dell’Arena è stato registrato il botto della bomba.


Pochi minuti dopo le notizie iniziali, la Greater Manchester Police ha diffuso un primo messaggio, invitando la gente a stare lontano dalla zona. Intanto la stazione della metropolitana di Victoria, la più vicina all’arena, veniva chiusa, con l’interruzione del servizio di trasporto. Diverse persone reduci dal concerto hanno raccontato di aver visto fumo e di aver avvertito un odore acre, di esplosivo. E reparti di artificieri sono in effetti arrivati rapidamente sul posto, per condurre almeno un paio di detonazioni controllate di oggetti sospetti.
manchester attentato

L’attentato di Manchester

La polizia britannica considera quanto accadutoalla Manchester Arena “un atto di terrorismo”, ma non fornisce per ora altri dettagli in attesa di avere “un quadro più preciso” dalle indagini. Lo ha detto il capo della Great Manchester Police, Ian Hopkins, in una dichiarazione notturna ai media, senza confermare per ora l’ipotesi di un’azione terroristica suicida avanzata da funzionari Usa e limitandosi a ribadire il bilancio di almeno 19 morti e “circa 50” feriti. Hopkins ha invitato quindi la popolazione a rimanere “vigilante”, ha assicurato il massimo impegno investigativo in collaborazione “con le agenzie d’intelligence” e ogni sforzo per assistere i feriti e le famiglie delle vittime e ha reso noto un numero di emergenza per ottenere informazioni.

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Nella bomba che è esplosa c’erano dei chiodi: in questo video si vede un ragazzo ferito a una gamba dopo l’esplosione. L’attentato è il peggiore nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portati a compimento da 4 terroristi islamici britannici uccise 52 persone lasciando in terra 700 feriti.

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