L’iniziativa autonoma di Dino Giarrusso che si candida presidente della Sicilia senza dirlo ai vertici M5s

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-01-03

L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso ha annunciato la sua candidatura alla Regione Sicilia senza consultare i vertici grillini, che lo hanno “bacchettato” con un comunicato

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Non è piaciuta ai vertici del Movimento 5 Stelle l’uscita fatta dall’europarlamentare grillino Dino Giarrusso nel corso dell’ultima puntata de L’aria che tira su La7 in cui ha annunciato di essere in corsa per la presidenza della Regione Sicilia. Le elezioni si terranno il prossimo autunno per nominare un successore di Nello Musumeci. Giarrusso, interpellato dall’Adnkronos ha spiegato: “mi sono arrivate migliaia di richieste in tal senso, non solo da parte di attivisti del Movimento ma anche da parte di esponenti della società civile di area di centrosinistra e di centro, orfani di una rappresentanza forte. E anche da esponenti politici siciliani di una certa importanza”. Un’investitura che però non ha incontrato il parere positivo dei vertici pentastellati, che in una nota chiariscono: “Si tratta di un’iniziativa assolutamente personale non concordata con i vertici del Movimento. Non sono ancora decise le modalità delle candidature e qualsiasi anticipazione in questo senso risulta fuori luogo”.

Dino Giarrusso si auto-candida presidente della Sicilia

“Mi metto a disposizione – prosegue l’ex ‘Iena’ Giarrusso – nella speranza che ci possano essere delle primarie di coalizione e prima, qualora ci fossero altri candidati del M5S, delle elezioni interne, come da tradizione visto che siamo il Movimento della democrazia diretta. Io mi auguro che ci siano delle primarie perché se si fanno le primarie, se si fa una coalizione ampia, si ha la possibilità per una volta di governare bene e degnamente la Regione Sicilia. L’esperienza Musumeci è disastrosa, il centrodestra è spaccato e noi auspichiamo un cambio di passo. Si può vincere se ci sono una squadra e un candidato credibili e scelti dai cittadini. Sarebbe un drammatico errore la candidatura venisse scelta in un tavolino romano”.

Secondo Giarrusso per gli esponenti grillini ricoprire già una carica elettiva (lui siede al Parlamento europeo dal luglio 2019) non impedisce di correre per un’altra carica: “Nella nuova carta dei valori non mi pare ci siano richiami a questo. E comunque sarebbe singolare che questa trasgressione venisse concessa a qualcuno e a qualcun altro no. Non è quello il problema”.

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