Dichiarazioni ISEE, le nuove regole

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-11-02

Si riduce l’area di autocertificazione per prevenire le frodi. Ma manca l’Ok del Garante della privacy

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Per le dichiarazioni ISEE è tempo di conti alla rovescia. A gennaio infatti dovrebbero arrivare le nuove regole che riducono l’area dell’autocertificazione e danno peso non solo al reddito (stipendio e pensione) del nucleo familiare ma anche al suo patrimonio, a partire dagli immobili. L’Isee è l’indicatore della situazione economica equivalente. È un valore che misurala ricchezza del nucleo familiare e viene utilizzato per formare le graduatorie di accesso ai servizi sociali.

dichiarazioni isee
Le dichiarazioni ISEE per regioni nell’infografica del Corriere della Sera (2 novembre 2014)

Fino ad oggi l’autocertificazione e l’assenza di controlli successivi ha permesso di farla franca a una dichiarazione ISEE falsa su cinque, con il risultato che due miliardi di servizi sono stati erogati a chi non ne aveva diritto. Le modifiche erano state annunciate da Monti, tempo fa, per primo. Due governi non hanno ancora fatto in tempo ad attuarle. Ma ci sono ancora due problemi da risolvere per le nuove dichiarazioni ISEE: il primo è l’ok, non ancora arrivato, del Garante della Privacy. Il secondo è invece il ricorso presentato da 25 associazioni dei disabili che puntano il dito sulla regola che vuole considerare reddito tutte le entrate del nucleo familiare, anche le somme fiscalmente esenti. Per i disabili vuol dire che qualsiasi contributo, anche quelli per la disabilità, farebbe salire l’Isee, con conseguente perdita di posizioni in graduatoria.

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