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Di Maolo candidata di M5S e PD per l’Umbria?

neXtQuotidiano 22/09/2019

La sindaca di Assisi, Stefania Proietti, negli ultimi giorni è stata lanciata dai 5 Stelle ma ha rinunciato. Adesso rimangono in corsa Di Maolo e Fora

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Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, nelle prossime ore dovrebbe sciogliere la riserva e accettare la proposta che le è giunta nelle ultime ventiquattro ore da Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti di candidarsi a governatore della Regione Umbria. Se da lei dovesse arrivare un sì, spiegano fonti sia del Pd sia M5S, l’accordo si potrebbe chiudere già domani, se invece Di Maolo dovesse declinare la proposta, si sonderanno altri possibili candidati finiti nella rosa ristretta gradita a entrambe le forze.

EDIT: Stefania Proietti rinuncia alla candidatura per l’Umbria:

“Da mesi mi sono schierata pubblicamente, e adoperata con tutte le mie forze, per il raggiungimento dell’unità di una coalizione ampia a guida civica per l’Umbria. E per la prima volta effettivamente stiamo vedendo in campo, come candidati alla carica di Presidente della nostra Regione, nomi e protagonisti della società civile. Come sindaco civico al lavoro da tre anni, sono convinta che, su questa strada, la politica umbra avrà la possibilità di compiere un salto di qualità eccezionale”. “Oggi ancora più convintamente sostengo che dobbiamo chiamare al governo delle nostre Istituzioni i cittadini con le migliori energie e competenze chiedendo loro un impegno civico, pro tempore e libero da condizionamenti partitici, legato solo ai valori costituzionali e ai principi fondanti della nostra terra umbra, che vedono in Assisi, città di San Francesco, un faro di ineguagliabile luminosità. Auspico che il modello intrapreso, il Patto Civico, segni il rilancio della vera politica al servizio dell’ambiente e delle persone, innanzi tutto degli ultimi e di chi ha più bisogno”.

EDIT ORE 14,35: Anche Di Maolo avrebbe rinunciato:

A quanto apprende l’Adnkronos, non sarà Francesca Di Maolo la candidata civica di M5S e Pd in Umbria. Si lavora a un terzo nome per uscire dall’empasse. Stando ai rumors, sarebbe stata la presidente dell’Istituto Serafico di Assisi a fare un passo indietro. Di fatto è tramontata la sua candidatura, confermano fonti di primo piano all’Adnkronos.

Di Maolo-Proietti, da M5S e PD un ticket per l’Umbria?

Con ogni probabilità, la presidente dell’Istituto Serafico dovrebbe candidarsi in un ticket con la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, che negli ultimi giorni è stata lanciata dai 5 Stelle ma stoppata dal veto del Pd. Il Fatto spiega oggi il motivo della scelta:

I dem, nonostante il sostegno in consiglio comunale, la ritengono una candidata inferiore al loro primo nome, Andrea Fora, e soprattutto con rapporti difficili con gli altri sindaci della zona. Ma adesso, in posizione defilata, accetteranno la sua candidatura. Per questo il nome di Proietti non è mai stato definitivamente tolto dal tavolo delle trattative e ancora venerdì sera sempre le stesse fonti pentastellate hanno fatto sapere che la sindaca di Assisi non si era ritirata. L’idead i Pd e M5S sarebbe quella di candidarle insieme per provare a battere l’altra donna in campo, la leghista Donatella Tesei.

stefania proietti

Insomma la volontà politica dei due leader Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio c’è tutta. Anche se, chiarisce oggi il leader dem, “non c’è nessun automatismo per le Regionali, ogni Regione dovrà decidere sulla base delle proprie leadership, dei propri contenuti”. Insomma in Emilia Romagna, dove Stefano Bonaccini è intoccabile, si vedrà, così come in Calabria. Ma in Umbria l’esperimento al via al governo nazionale potrebbe essere replicato per sfidare la Lega di Matteo Salvini. “Credo che sia un’alleanza replicabile”, si dice fiducioso Dario Franceschini sui prossimi appuntamenti elettorali nelle Regioni. Oggi il commissario Pd Walter Verini ha riunito la direzione regionale per convincere anche gli scettici della bontà dell’intesa. Alla guida di quest’alleanza civica, sostiene il deputato dem, serve “una personalità di grande spessore”, una delle quali è Andrea Fora, che “ci auguriamo possa essere parte integrante di questa sfida, anche in presenza di altre personalità che potranno sintetizzare questa nuova tappa e questo allargamento dell’alleanza e della coalizione”. Un invito al candidato già in campo a dare una mano anche se, in nome del patto con M5S, la sua candidatura dovrà essere sacrificata.

Assisi caput Umbria

Se l’avvocato dirà no, girano altre ipotesi di candidati come il presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni. Di Maio, in partenza per Ny per l’assemblea dell’Onu, vorrebbe chiudere ad horas. In ogni caso Assisi, la città di San Francesco, sarà centrale nella decisione della candidatura. E una candidata più “francescana”di Di Maolo, spiega ancora il Fatto, era difficile da trovare. Basti recuperare una delle sue ultime uscite pubbliche: “Io credo che tutta la politica italiana ed europea debba trarre spunto dagli insegnamenti di San Francesco e anche seguire il suo esempio nell’umiltà –ave va detto –tutti noi pecchiamo di poca umiltà, però quando vieni e respiri l’aria di Assisi ti ricordi che il più grande valore dell’uomo è proprio l’umiltà”.

francesca di maolo

Dal 2017 Di Maolo è alla guida anche dell’Aris Umbria, l’associazione che riunisce tutti gli istituti di ricovero, ospedali e case di cura religiosi della Regione e sarebbero stati proprio i suoiincarichi a procurarle entrate di alto livello nella Curia umbra su su fino al Vaticano, grazie al suo rapporto col cardinale e arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti.

EDIT: Intanto Andrea Fora non sembra essersi rassegnato:

“Buona domenica piovosa a tutti. Io sono cinque giorni che sto lavorando al programma e non leggo i giornali. Novita?”: è il post che ha pubblicato stamani su Facebook Andrea Fora, ormai da mesi in campo come candidato civico e sociale per la presidenza della Regione Umbria alla guida di una coalizione appoggiata anche dal Pd. Negli ultimi giorni dopo vari nomi usciti come possibile guida del patto civico proposto dal M5s con il Partito democratico si sono rincorse voci di un possibile passo indietro di Fora. Che non ha mai voluto però replicare direttamente. E in un altro post pubblicato ieri sera, Fora aveva scritto: “La domanda più frequente degli incontri (elettorali – ndr) di questi due giorni è stata ‘ma quindi che succede?’. Vorrei tanto saper rispondere, ma la verità è che a cinque settimane dal voto è tutto ancora incerto, ai limiti dell’incomprensibile”. Le candidature per le elezioni regionali in Umbria in programma il 27 ottobre vanno presentate entro venerdì prossimo.

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