Gli industriali querelano Di Battista

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-08

Le associazioni, promotori di un Comitato Sì Tav, si considerano “destinatarie dell’offesa e ritengono tali dichiarazioni gravemente lesive”. Cosa aveva detto Dibba a Che tempo che fa?

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Unione Industriale di Torino, Amma, Ance Piemonte, Confagricoltura Piemonte e Confindustria Piemonte hanno querelato Alessandro Di Battista, che intervistato da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa‘, aveva sostenuto l’esistenza di un legame fra ‘ndrangheta e Comitati Sì Tav, oltre a fare accenni a non meglio precisati episodi di corruzione.

Gli industriali querelano Di Battista

Le associazioni, promotori di un Comitato Sì Tav, si considerano “destinatarie dell’offesa e ritengono tali dichiarazioni gravemente lesive”.  “In quanto promotori di un Comitato Sì Tav e di numerose iniziative a sostegno dell’infrastruttura – si legge nella  nota – le associazioni querelanti si considerano destinatarie dell’offesa e ritengono tali dichiarazioni gravemente lesive della loro reputazione. Le associazioni imprenditoriali hanno ritenuto offensive tali dichiarazioni e si sono perciò rivolte alla magistratura chiedendo un intervento volto alla tutela della loro reputazione e al riconoscimento della valenza diffamatoria delle affermazioni di Di Battista. Ma cosa aveva detto Dibba nell’occasione? Ospite a Che tempo che fa dopo aver bollato l’alta velocità come «la più grossa sciocchezza che possa fare questo paese, una stronzata», aveva aggiunto: «Ricordo quando due ‘ndranghetisti furono intercettati che dicevano «adesso ci tocca fondare un comitato Sì Tav». Io credo che il problema del Tav per qualcuno non sia sì fa o non si fa, io credo che qualcuno si sia già steccato qualche tangente, e qualora non si dovesse fare quest’opera, qualcuno sarà costretto a mettersi le mani in tasca e restituire la tangente a chi l’ha pagata. Questo è il problema principale del Tav, e per questo tutto il popolo italiano compatto deve dire no a quest’opera». Quando Fazio gli ha chiesto di spiegare meglio il suo pensiero Dibba aveva spiegato: «Un po’ il paese l’ho capito, so che le mazzette si sono trasformate, oggi si chiamano consulenze; le bustarelle sono passate di moda. Insomma, studiamo tutte le consulenze dietro il Tav e affrontiamo questo dramma legato alla corruzione». Non bisogna dimenticare però come ha iniziato il suo discorso: «Io non ho le prove»

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