Economia
Che fine ha fatto il decreto attuativo per i risparmiatori truffati promesso da Villarosa?
Giovanni Drogo 08/03/2019
A fine gennaio il sottosegretario M5S al Ministero dell’Economia prometteva che il decreto attuativo del Fondo Indennizzo Risparmiatori sarebbe arrivato entro l’8 febbraio. È passato un mese, il decreto non si vede e qualcuno parla già di decreto fantasma
30 gennaio 2019: il sottosegretario – attualmente senza deleghe – al Ministero dell’Economia Alessio Villarosa (M5S) prometteva ai risparmiatori truffati dalle banche che il primo decreto sarebbe arrivato entro l’8 febbraio. In un video per i lettori di Vicenza Più Villarosa annuncia l’arrivo del tanto agognato decreto: «come promesso il decreto attuativo arriverà nei tempi. Il primo verrà emanato entro la prima settimana di febbraio, e poi ce ne sarà un secondo che partirà dopo un mesetto, un mesetto e mezzo».
Quando Villarosa prometteva il decreto entro l’8 febbraio
Villarosa non era l’unico ad aver promesso di pubblicare il decreto attuativo entro la fine della prima settimana di febbraio. Anche il sottosegretario leghista Bitonci aveva fatto un’analoga promessa. Il decreto però non si è visto, anche se ha iniziato a circolare una bozza. Il problema del decreto per salvare le vittime del crac delle banche è che il provvedimento che dovrebbe attuare il FIR, il fondo indennizzo risparmiatori da 1,5 miliardi di euro inserito nella legge di Bilancio, potrebbe rischiare la bocciatura da parte della Commissione europea.
Che fine abbia fatto il decreto non è dato di saperlo. Tre giorni fa a Coffee Break su La 7 il sottosegretario spiegava che a due giorni dalla scadenza del decreto attuativo (ovvero il 29 gennaio) il direttore del Tesoro ha ricevuto una lettera dalla Commissione che «non costituisce né una procedura di infrazione né una pre-procedura di infrazione» ma una semplice richiesta di chiarimenti. La comunicazione della Commissione però dice anche altro, ovvero contesta che tra le condizioni per ottenere l’indennizzo non ci sia (perché non è previsto) il riconoscimento di una “vendita fraudolenta”. Insomma nella norma scritta dal governo non è un giudice o un arbitro a stabilire se un risparmiatore è stato vittima di una truffa ma una commissione di nove “saggi” che decide sui rimborsi.
Così il decreto attuativo per i truffati delle banche è diventato un decreto fantasma
Ed è questo il nodo cruciale del decreto attuativo del FIR, la norma così com’è non può passare perché si rischia davvero una procedura d’infrazione. E così il decreto promesso da Villarosa il 30 gennaio è diventato un decreto fantasma che nessuno sa dove sia finito. Lo ha ricordato oggi il deputato del Partito Democratico Luigi Marattin che ha chiesto a Villarosa che fine abbia fatto il decreto sui rimborsi agli investitori delle banche.
A Coffe Break Villarosa ha riconosciuto che il decreto attuativo «tarda ad arrivare, doveva essere emanato entro il 31 gennaio, siamo ad inizio marzo è passato un mese». Un ritardo che il sottosegretario ritiene non essere drammatico perché anche i precedenti governi ci hanno messo del tempo ad emanare decreti analoghi. Ma non ha spiegato perché questo decreto attuativo tarda ad arrivare. E come al solito la differenza è che al governo ora ci stanno il M5S e la Lega e non il PD e i suoi ex alleati. Anche perché le associazioni che rappresentano le vittime del crac delle banche iniziano a fremere. Le promesse di Di Maio, Salvini o Villarosa evidentemente non bastano più.
Leggi sull’argomento: Come i grillini si bevono la storiella di “Salvini traditore” e “Di Maio eroe” sulla Tav