Perché Di Battista se n’è andato e non torna più (per ora)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-02

A sorpresa l’ex deputato prende impegni per nuovi viaggi e reportage. Non tornerà nella mischia della politica italiana. Non subito, almeno

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Aldo Grasso sul Corriere di oggi si concentra sul caso Di Battista e ci spiega come l’ex onorevole del MoVimento 5 Stelle non abbia nessun interesse a tornare nella mischia italiana:

Perché mai dovrebbe tornare in Italia per togliere le castagne dal fuoco a Giggino, vittima quotidiana della sua fragilità edell’attivismo di Salvini? Torna, non torna? Anche l’attesa messianica sembra un fake. Al Corriere risulta che tornerà per ripartire poi verso altri lidi barricaderi. Nel frattempo, continua a sfornare opinioni, che è sempre il modo migliore per eludere l’obbligo di pensare.

di battista soldi fatto

Tommaso Labate ci svela l’arcano:

Perché autorevoli fonti interne al Fatto quotidiano confermano che la società titolare della piattaforma Loft e Di Battista sono già d’accordo a proseguire anche nel 2019 l’avventura iniziata quest’anno. Che sia «in India» (come sostengono le fonti del Movimento 5 Stelle) o «in Africa» (come azzardano al Fatto) — probabilmente le opzioni in campo sono più d’una, e ci sarà ancora tempo per decidere su quale nuovo angolo del mondo concentrarsi dopo l’esperienza in Centroamerica — il leader dell’ala movimentista non lascia il lavoro iniziato nell’anno in cui ha deciso il distacco dall’Italia.

Al contrario, è possibile che i reportage che Di Battista realizzerà l’anno prossimo per Loft possano approdare, oltre che sulla piattaforma di web tv del Fatto quotidiano, anche su Sky (i colloqui tra le parti sarebbero già stati avviati, a breve si capirà dove porteranno.

Insomma, Di Battista rimarrà a fornire l’appoggio esterno senza entrare nella mischia italiana, dove ha ancora un secondo mandato da spendere mentre Giggino e la gran parte degli altri invece no. Così non potrà aiutare il governo, mentre potrebbe liberarsi in caso di elezioni anticipate. Lì servirebbe il suo contributo, perché la campagna elettorale è il suo forte: quelli del TAP ad esempio lo sanno benissimo…

Leggi sull’argomento: Quando Di Battista prometteva di bloccare il TAP in due settimane

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